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LE SOSTANZE PREBIÒTICHE: I FRUTTO-OLIGOSACCARIDI (FOS)



Cicoria
Cicoria
In un precedente articolo abbiamo parlato della flora batterica intestinale e della sua influenza sul benessere dell'organismo umano: una flora batterica in buona salute contiene molti miliardi di microrganismi (circa 1 kg, frutto della coabitazione di circa 400 specie diverse!) responsabili di un alto numero di funzioni: la difesa dell'organismo tramite il rafforzamento delle difese immunitarie e l'inibizione della crescita di batteri patogeni, il mantenimento di un pH ottimale, la sintesi di vitamine, in particolare la vitamina K e le vitamine del gruppo B, e di acido folico, la regolarità delle funzioni fisiologiche intestinali, il miglioramento dell'assorbimento delle sostanze nutritive presenti negli alimenti e negli integratori, ma anche delle molecole di eventuali farmaci.

La flora batterica intestinale costituisce un ecosistema in simbiosi con l'organismo, formato da batteri eubiotici (utili per la vita, dal greco eu = buono e bìos = vita); in questo ecosistema coabitano anche un certo numero di batteri dannosi, o patogeni, provenienti dall'ambiente.

Il numero dei batteri eubiotici può essere incrementato tramite supplementi alimentari di natura microbica che, se sono vivi e vitali e tali giungono fino all'intestino, sono definiti Probiòtici.
Essi contrastano la proliferazione dei batteri patogeni, che arrecano danni alla salute se si moltiplicano in quantità eccessiva provocando una disbiosi. Può accadere, infatti, che microorganismi solitamente poco virulenti, in caso di disbiòsi intestinale diventino aggressivi causando malattie: la composizione della flora batterica intestinale si mantiene sana ed efficiente finché il numero dei batteri eubiòtici supera di gran lunga quello dei batteri patògeni.

Secondo la definizione data da Fuller nel 1989, si definisce Probiòtico (dal greco pro = a favore, e bìos = vita; cioè "a favore della vita") un integratore alimentare a base di microrganismi vivi e vitali, che produce effetti favorevoli sull'organismo, migliorando l'equilibrio microbico intestinale.

Cosa sono i Prebiotici



Radice di Cicoria - fonte di Inulina
Radice di Cicoria - fonte di Inulina
Per mantenere una microflora intestinale sana ed attiva è necessario "alimentarla" con sostanze specifiche, chiamate sostanze Prebiòtiche, composte da Frutto-OligoSaccaridi (FOS), che forniscono ai batteri eubiòtici un substrato utile alla loro sopravvivenza, che ne stimola la crescita.
Secondo la definizione di Gibson e Roberfroid (1995), i Prebiòtici sono "sostanze alimentari non digeribili che stimolano un'azione benefica sull'ospite, promuovendo la crescita di una o più specie batteriche considerate utili per l'uomo".

I Frutto-OligoSaccaridi, infatti, sono fibre alimentari solubili presenti in alcuni tipi di vegetali, dai quali i batteri probiòtici ricavano gli zuccheri per nutrirsi, crescere e riprodursi, generando dal loro metabolismo acidi organici che mantengono l'equilibrio acido-base nell'ecosistema intestinale, assicurando un pH ottimale che inibisce la crescita di batteri patogeni.

La fonte più nota di Frutto-OligoSaccaridi, o FOS, è l'Inulina, un carboidrato complesso (polisaccaride) formato da catene di fruttosio, che si trova in molte piante sotto forma di sostanza di riserva, immagazzinata specialmente nelle radici o nei tuberi.

L'Inulina è una fibra prebiòtica solubile e poco calorica, che durante il transito nell'apparato gastrointestinale rimane inalterata, essendo indigeribile per l'uomo, ma non per i microrganismi che colonizzano il suo intestino, dove arriva integra, e qui è metabolizzata dai batteri probiòtici per essere utilizzata come fonte di nutrimento.

Il metabolismo dell'Inulina consente il suo utilizzo da parte dei batteri eubiòtici lungo tutto il tratto intestinale, che è così arricchito proprio di quei componenti che ne promuovono la salute, poiché costituiscono un nutrimento privilegiato per il benessere delle cellule della mucosa che tappezza le pareti dell'intestino, migliorandone trofismo ed efficienza.

Le proprietà dei Prebiotici



Cereali - fonte di Inulina
Cereali
L'Inulina favorisce il riequilibrio della flora intestinale, poiché facilita la crescita di una flora acidofila; incrementando il numero di bifidobatteri e lactobacilli, ne potenzia l'attività migliorando la salute del colon, riducendo la formazione di gas, in quanto diminuisce drasticamente il numero dei batteri nocivi ad azione proteolitica putrefattiva e dei metaboliti tossici che, quando presenti in quantità eccessiva, favoriscono l'infiammazione della mucosa, il che si riverbera negativamente su tutto l'organismo; inoltre, incrementa l'assorbimento di calcio, ferro e magnesio, regola l'assorbimento del colesterolo e dei trigliceridi.

Poiché l'Inulina è una fibra, seppure solubile, contribuisce anche ad aumentare la massa fecale, favorendo il fisiologico svuotamento dell'intestino, tramite un aumentato stimolo meccanico sulle sue pareti che provoca un rinvigorimento della peristalsi.

L'azione normalizzante dell'Inulina sulla flora batterica intestinale trova indicazione sia in caso di stipsi che di diarrea, e costituisce anche una prevenzione contro la formazione di tumori intestinali.
L'Inulina non concorre ad elevare la glicemia né i livelli di insulina, poiché non è idrolizzata dagli enzimi pancreatici, perciò è indicata anche per l'alimentazione dei diabetici.

Tarassaco
Tarassaco
L'Inulina è estratta generalmente dalle radici di Cicoria, ma è presente in quantità interessanti anche nel Tarassaco, nel Carciofo, nell'Avena, nell'Orzo, nel Grano, nella Soia, nell'Aglio, nella Cipolla, ed in altri vegetali.
L'apporto giornaliero di FOS dovrebbe essere di circa 7 grammi, ma poiché con gli alimenti difficilmente si raggiunge tale quantità, è consigliabile un'integrazione supplementare.
L'integrazione di probiòtici associati a prebiòtici, specie se privi di lattosio, è indicata per tutti, dal bambino, all'adulto, all'anziano e alle gestanti, ma è particolarmente benefica in caso di disbiòsi della microflora intestinale, stipsi, meteorismo, colite o colon irritabile, diarrea di varia origine, trattamenti con antibiotici, nelle patologie intestinali infiammatorie quali morbo di Crohn e colite ulcerosa, nelle micosi sostenute da Candida albicans; influisce positivamente anche in caso di allergie e intolleranze alimentari, acne ed eczemi.

Dott.ssa Marina Multineddu

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