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Appunti di erboristeria

da "L'Erborista moderno" di Marzio Pedretti

Lo scopo di questa pagina è quello di fornire una conoscenza di base della terminologia erboristica, in modo da rendere immediatamente comprensibili le definizioni relative alle piante che troverete in questo sito, in particolare nell'erbario.


Farmacognosia: letteralmente significa conoscenza dei farmaci; è quel settore della farmacologia che studia le droghe di origine vegetale. Essa ha dunque come oggetto la "droga", intendendo, con questo termine, quella parte della pianta (corteccia, radice, foglia, fiore, ecc.) che possiede una determinata azione farmacologica, e che contiene la maggiore concentrazione di principi attivi responsabili di tale azione.

Principio attivo: si intende con questo termine l'insieme di quelle sostanze del metabolismo cellulare delle piante che, introdotte nell'organismo umano hanno la capacitá di interferire sul suo metabolismo, producendo una determinata azione farmacologica.

Fitocomplesso: è l'insieme dei principi attivi della droga "in toto", essendo la pianta una "unitá terapeutica" nella quale i principi attivi formano dei fitocomplessi caratteristici.

Infusi: sono soluzioni medicamentose nelle quali i principi attivi sono disciolti in acqua. Si ottengono versando sulle droghe dalle quali si vogliono estrarre i principi attivi, acqua alla temperatura di ebollizione, e lasciandole poi macerare per un tempo piú o meno lungo (10-20 minuti), a seconda della consistenza della droga. Solitamente il rapporto droga/acqua è di 5 gr di droga per 100 gr di acqua e la posologia di una tazza "pro dose", 2-3 volte al giorno. Gli infusi sono considerati preparazioni estemporanee, perché vanno preparate solo poco prima del loro impiego. É sconsigliabile, infatti, la loro conservazione, poiché rappresentano, per l'abbondanza di sostanze organiche in soluzione, un substrato ideale per la crescita e la moltiplicazione batterica.

Decotti: sono soluzioni medicamentose di fitocomplessi di piante medicinali, disciolti in acqua. Si preparano facendo bollire in acqua le droghe da cui si vogliono estrarre i principi attivi. Il tempo di ebollizione varia da 5 a 10-20 minuti a seconda della consistenza della droga. Alla bollitura è consuetudine far seguire un periodo di infusione di circa 10-20 minuti. Nella generalitá dei casi il rapporto droga/acqua è di 2-5 gr di droga per 100 gr di acqua e la posologia è di una tazza "pro dose", 2-3 volte al giorno. Anche il decotto è una preparazione estemporanea, per il quale vale quanto detto a proposito dell'infuso.

Tisane: sono soluzioni medicamentose di fitocomplessi di piú piante medicinali, disciolti in acqua. Esse vengono preparate a partire da miscugli di droghe, realizzati allo scopo di potenziare l'effetto terapeutico della soluzione finale, attraverso un sinergismo di potenziamento ricavato dalla concomitante presenza di principi attivi di natura diversa. La composizione di una tisana risponde a dei canoni ben precisi, poiché essa deve sempre comprendere alcuni ingredienti fondamentali, a ognuno dei quali compete una funzione specifica. In particolare la tisana comprende:

a) Il rimedio di base o "remedium cardinale": è rappresentato da due o tre droghe, i cui principi attivi sono specifici per il disturbo che si intende trattare.
b) L'adiuvante o "adjuvans": è solitamente una droga che contiene sostanze capaci di rinforzare, per sinergia, l'azione farmacodinamica del rimedio di base.

Accanto al rimedio di base e all'adiuvante, che sono gli ingredienti irrinunciabili di ogni tisana, possiamo anche trovare:
c) Il complemento o "costituens": è una droga che viene aggiunta al miscuglio per conferire ad esso un aspetto piacevole o una tessitura gradevole.
d) I correttori o "corrigens": sono una o piú droghe aromatiche, che vengono aggiunte al miscuglio allo scopo di migliorare le caratteristiche organolettiche (sapore e odore) della tisana.

Tempo balsamico: ogni droga ha un suo tempo balsamico di raccolta, cioè quel periodo dell'anno e dello sviluppo vegetativo, durante il quale la droga, raggiunge la massima concentrazione di sostanze attive. Il tempo balsamico dipende da diversi fattori, e puó variare da zona a zona, essendo determinato da fattori ambientali e climatici. in linea di massima il tempo balsamico per la raccolta delle varie droghe, puó essere suddiviso come segue:

a) Radici, rizomi, tuberi e bulbi si raccolgono durante il riposo vegetativo della pianta, nel tardo autunno.
b) Le cortecce si raccolgono in primavera.
c) Le foglie si raccolgono in primavera inoltrata, prima che la pianta fiorisca.
d) Le gemme si raccolgono a inizio primavera, prima che si schiudano.
e) Le erbe (sommitá) si raccolgono prima o durante la fioritura.
f) I fiori si raccolgono prima che siano completamente sbocciati.
g) I frutti si raccolgono a completa maturazione.
h) I semi si raccolgono prima della caduta spontanea.


Per approfondimenti, vedi anche l'articolo "Preparazioni fitoterapiche tradizionali e appunti di erboristeria".