Lo scopo di questa pagina
è quello di fornire una conoscenza di base della
terminologia erboristica, in modo da rendere
immediatamente comprensibili le definizioni relative alle
piante che troverete in questo sito, in particolare
nell'erbario.
Farmacognosia:
letteralmente significa conoscenza dei farmaci; è quel
settore della farmacologia che studia le droghe di
origine vegetale. Essa ha dunque come oggetto la
"droga", intendendo, con questo termine, quella
parte della pianta (corteccia, radice, foglia, fiore,
ecc.) che possiede una determinata azione farmacologica,
e che contiene la maggiore concentrazione di principi
attivi responsabili di tale azione.
Principio attivo: si
intende con questo termine l'insieme di quelle sostanze
del metabolismo cellulare delle piante che, introdotte
nell'organismo umano hanno la capacitá di interferire
sul suo metabolismo, producendo una determinata azione
farmacologica.
Fitocomplesso: è
l'insieme dei principi attivi della droga "in
toto", essendo la pianta una "unitá
terapeutica" nella quale i principi attivi formano
dei fitocomplessi caratteristici.
Infusi: sono
soluzioni medicamentose nelle quali i principi attivi
sono disciolti in acqua. Si ottengono versando sulle
droghe dalle quali si vogliono estrarre i principi
attivi, acqua alla temperatura di ebollizione, e
lasciandole poi macerare per un tempo piú o meno lungo
(10-20 minuti), a seconda della consistenza della droga.
Solitamente il rapporto droga/acqua è di 5 gr di droga
per 100 gr di acqua e la posologia di una tazza "pro
dose", 2-3 volte al giorno. Gli infusi sono
considerati preparazioni estemporanee, perché vanno
preparate solo poco prima del loro impiego. É
sconsigliabile, infatti, la loro conservazione, poiché
rappresentano, per l'abbondanza di sostanze organiche in
soluzione, un substrato ideale per la crescita e la
moltiplicazione batterica.
Decotti: sono
soluzioni medicamentose di fitocomplessi di piante
medicinali, disciolti in acqua. Si preparano facendo
bollire in acqua le droghe da cui si vogliono estrarre i
principi attivi. Il tempo di ebollizione varia da 5 a
10-20 minuti a seconda della consistenza della droga.
Alla bollitura è consuetudine far seguire un periodo di
infusione di circa 10-20 minuti. Nella generalitá dei
casi il rapporto droga/acqua è di 2-5 gr di droga per
100 gr di acqua e la posologia è di una tazza "pro
dose", 2-3 volte al giorno. Anche il decotto è una
preparazione estemporanea, per il quale vale quanto detto
a proposito dell'infuso.
Tisane: sono
soluzioni medicamentose di fitocomplessi di piú piante
medicinali, disciolti in acqua. Esse vengono preparate a
partire da miscugli di droghe, realizzati allo scopo di
potenziare l'effetto terapeutico della soluzione finale,
attraverso un sinergismo di potenziamento ricavato dalla
concomitante presenza di principi attivi di natura
diversa. La composizione di una tisana risponde a dei
canoni ben precisi, poiché essa deve sempre comprendere
alcuni ingredienti fondamentali, a ognuno dei quali
compete una funzione specifica. In particolare la tisana
comprende:
a) Il rimedio di base o "remedium cardinale":
è rappresentato da due o tre droghe, i cui principi
attivi sono specifici per il disturbo che si intende
trattare.
b) L'adiuvante o "adjuvans": è solitamente una
droga che contiene sostanze capaci di rinforzare, per
sinergia, l'azione farmacodinamica del rimedio di base.
Accanto al rimedio di base e all'adiuvante, che sono
gli ingredienti irrinunciabili di ogni tisana, possiamo
anche trovare:
c) Il complemento o "costituens": è una droga
che viene aggiunta al miscuglio per conferire ad esso un
aspetto piacevole o una tessitura gradevole.
d) I correttori o "corrigens": sono una o piú
droghe aromatiche, che vengono aggiunte al miscuglio allo
scopo di migliorare le caratteristiche organolettiche
(sapore e odore) della tisana.
Tempo balsamico: ogni
droga ha un suo tempo balsamico di raccolta, cioè quel
periodo dell'anno e dello sviluppo vegetativo, durante il
quale la droga, raggiunge la massima concentrazione di
sostanze attive. Il tempo balsamico dipende da diversi
fattori, e puó variare da zona a zona, essendo
determinato da fattori ambientali e climatici. in linea
di massima il tempo balsamico per la raccolta delle varie
droghe, puó essere suddiviso come segue:
a) Radici, rizomi, tuberi e bulbi si raccolgono durante il riposo vegetativo
della pianta, nel tardo autunno.
b) Le cortecce si raccolgono in primavera.
c) Le foglie si raccolgono in primavera inoltrata, prima che la pianta
fiorisca.
d) Le gemme si raccolgono a inizio primavera, prima che si schiudano.
e) Le erbe (sommitá) si raccolgono prima o durante la fioritura.
f) I fiori si raccolgono prima che siano completamente sbocciati.
g) I frutti si raccolgono a completa maturazione.
h) I semi si raccolgono prima della caduta spontanea.
Per approfondimenti, vedi anche l'articolo "Preparazioni
fitoterapiche tradizionali e appunti di erboristeria".
|