I PROBLEMI DI CIRCOLAZIONE: COMBATTIAMOLI CON LE PIANTE 15-04-2002 (Aggiornato 21-03-2024) - Dott.ssa Marina Multineddu |
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Rusco Come mai il caldo fa peggiorare i disturbi legati alla cattiva circolazione? La risposta la troviamo se andiamo a vedere la struttura delle vene: esse infatti hanno al loro interno delle valvole, fatte come dei nidi di rondine aderenti solo da una parte alla parete venosa, mentre dalla parte opposta il sangue è libero di passare per risalire lungo la vena stessa per tornare al cuore; queste valvole impediscono al sangue di ricadere verso il basso, richiamato dalla forza di gravità. Ma se le vene sono dilatate e le loro pareti non sono più molto elastiche, tutto questo sistema di valvole viene vanificato, il sangue tende a ristagnare nelle parti più basse degli arti inferiori, con tutti i disturbi che ne scaturiscono. Possiamo parlare in questo caso di insufficienza venosa. I problemi circolatori possono interessare anche le arterie, non solo le vene, a causa dell'invecchiamento dei vasi sanguigni, le cui pareti tendono a diventare meno elastiche e flessibili (sclerosi), tanto che ci può essere un rallentamento del flusso ematico (cioè del sangue) che può determinare una riduzione dell'apporto di ossigeno e sostanze nutritive in un determinato distretto, con conseguente sofferenza dei tessuti interessati. I problemi circolatori, di qualunque tipo essi siano, sono fonte, oltre che dei disturbi cui abbiamo accennato, anche di altri problemi più o meno gravi, come la ritenzione idrica e la cellulite, l'edema alle caviglie, i crampi notturni, le emorroidi, la fragilità capillare a carico della retina negli occhi, che può dare disturbi alla vista talvolta anche molto seri, fino ad arrivare a un deficit delle funzioni cognitive perché, se il sangue non circola bene nel cervello, le cellule cerebrali soffrono per carenza di ossigeno e allora si possono manifestare difficoltà di concentrazione, mancanza di memoria e ronzii auricolari, oltre a disturbi via via più gravi. Chi soffre di disturbi circolatori dovrebbe evitare di stare in piedi a lungo, portare tacchi troppo alti o troppo bassi, evitare vestiti troppo aderenti che stringono gambe e cosce, dormire con le gambe leggermente sollevate rispetto al cuore, limitare il consumo di cibi salati che determinano ritenzione di liquidi, non fare bagni troppo caldi e stare al sole per molto tempo ma, al mare, immergere spesso le gambe nell'acqua e farsi massaggiare dalle onde; è utile inoltre osservare un'alimentazione sana e leggera, ridurre il sovrappeso, fare attività fisica regolare. Problemi di circolazione: un aiuto dalla naturaUn ulteriore aiuto, come al solito, lo dà la Natura, con la sua ricchezza di piante che possono essere utili per combattere i problemi legati alla cattiva circolazione, e sono veramente tante! Le più usate a questo scopo sono la Centella, il Rusco, l'Ippocastano, la Vite rossa, il Meliloto, il Mirtillo nero, l'Amamelide, il Ginkgo, che sono più mirate per il trofismo (nutrimento) dei vasi sanguigni; ma anche l'Ananas, l'Orthosiphon, la Pilosella, la Betulla, vengono utilizzate spesso per ridurre gli edemi e la ritenzione idrica. Vediamo brevemente le proprietà di alcune di queste piante, per capire come funzionano. Centella Asiatica Il Rusco o Pungitopo ha una marcata attività antinfiammatoria e antiedemigena, soprattutto per un'azione vasocostrittrice periferica e una modulazione della permeabilità e della resistenza capillare. I suoi costituenti agiscono principalmente a livello del tessuto connettivo e sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni, regolandone la contrattilità e assicurando un più efficace ritorno venoso. L'Ippocastano o Castagna d'India ha un alto contenuto di escina, una sostanza in grado di attenuare l'infiammazione e facilitare il riassorbimento dei fluidi che causano gonfiori dei tessuti, se presenti in quantità eccessive. L'escina irrobustisce la muscolatura liscia che avvolge i vasi sanguigni e aumenta l'elasticità dei capillari. L'Ippocastano è molto usato, oltre che per la fragilità capillare e l'insufficienza venosa degli arti inferiori, anche come coadiuvante in caso di vene varicose ed emorroidi. La Vite rossa, di cui si utilizzano le foglie, è importante per la ricchezza in flavonoidi e antocianosidi, sostanze con una spiccata attività simile alla vitamina P che è protettrice dei vasi capillari; è utilizzata quindi per gambe pesanti, varici, couperose, fragilità vascolare in genere. Mirtillo nero Il Meliloto è una pianta dalle spiccate proprietà antinfiammatorie e vasoprotettrici, il cui principio attivo più importante è la cumarina, che stimola l'attività delle cellule-spazzino del nostro organismo (i macrofagi), facilitando così l'eliminazione di alcune sostanze responsabili dell'infiammazione e del gonfiore di gambe e caviglie. Il Meliloto ha anche la capacità di fluidificare il sangue migliorandone lo scorrimento all'interno dei vasi e, proprio per questa sua proprietà, non va assunto se si utilizzano farmaci anticoagulanti, poiché potrebbe potenziarne gli effetti. L'Amamelide è una pianta originaria del nord America i cui componenti, racchiusi nelle foglie, sono vasocostrittori venosi, utili quindi in caso di varici, emorroidi, flebiti e tutti i disturbi legati a cattiva circolazione. Il Ginkgo è una pianta alla quale i numerosi principi attivi che costituiscono il suo fitocomplesso conferiscono molteplici proprietà, che possono essere utili per la circolazione sia a livello generale che a livello cerebrale. Esso infatti, agendo sulla fluidità del sangue, migliora la microcircolazione cerebrale poiché aumenta l'afflusso di sangue al cervello, che viene in questo modo maggiormente ossigenato; di conseguenza si può avere un miglioramento in caso di alcuni disturbi funzionali quali vertigini, deficit di memoria, difficoltà di concentrazione, ronzio auricolare, e tutte quelle manifestazioni legate all'invecchiamento del sistema circolatorio. Il Ginkgo agisce anche a livello del microcircolo in generale, su capillari, piccole arterie e piccole vene, rendendone le pareti più toniche e resistenti, e realizzando anche una diminuzione della permeabilità capillare, con conseguente diminuzione degli edemi. L'Ananas è il frutto molto noto ed apprezzato per la sua bontà, ma esso è ormai conosciuto anche per le sue proprietà benefiche legate all'enzima che esso contiene, la Bromelina, che facilita la digestione se assunto dopo un pasto abbondante perché aiuta a digerire le proteine; ma esso è anche un ottimo antinfiammatorio e diuretico che contribuisce a migliorare l'aspetto della cosiddetta "buccia d'arancia" tipico dei tessuti cellulitici. L'Orthosiphon, la Pilosella e la Betulla vengono utilizzate per le loro proprietà drenanti, che riducono il ristagno di liquidi legato alla cattiva circolazione. Tutte queste piante quindi possono aiutarci a risolvere un problema che non è solo estetico, ma talvolta può darci fastidi anche importanti, e di cui ci ricordiamo soprattutto quando, con l'arrivo della buona stagione, è ora di indossare il costume da bagno! Invece la strategia migliore sarebbe quella di effettuare una buona prevenzione, proprio con l'aiuto delle piante, effettuando durante tutto l'arco dell'anno dei cicli di trattamento, in modo da evitare che un disturbo magari abbastanza lieve si trasformi in un problema più serio ed esteticamente più visibile. Dott.ssa Marina Multineddu |
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