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LA LATTOFERRINA, UN PROMETTENTE ALLEATO NATURALE PER SOSTENERE LE DIFESE IMMUNITARIE



Lattoferrina per le difese immunitarie
In questo particolare periodo che l'umanità sta vivendo a causa della pandemia di Covid-19 provocata dal coronavirus Sars-CoV-2, oltre a seguire le norme di prevenzione utili a scongiurare l'infezione, come il distanziamento sociale, la perfetta e frequente igiene delle mani, l'uso costante della mascherina, assume una particolare importanza mantenere alte le difese dell'organismo, in modo da cercare di evitare il contagio e, nel caso si entri in contatto con una persona positiva al virus e/o si contragga comunque l'infezione, tentare di scongiurare le gravi manifestazioni e le complicanze che si verificano nei soggetti più deboli e con difese immunitarie insufficienti.
Ovviamente è importante mantenere uno stile di vita sano, con un'alimentazione che non affatichi l'apparato digerente e fornisca tutte le sostanze necessarie, associando possibilmente un po' di attività fisica, tutti fattori che possono contribuire a mantenere alte le difese dell'organismo.

In rapporto alla pandemia, si è notato che i bambini sembrano essere più resistenti all'infezione del virus, per cui di recente alcuni studiosi hanno ipotizzato che questa resistenza sia da mettere in rapporto con una sostanza, la Lattoferrina (o Lattotransferrina), dalle proprietà antiossidanti, immunomodulatrici e anti-infettive, contenuta nel latte materno durante l'allattamento al seno, che fortunatamente è tornato in auge come la migliore strategia per il nutrimento del neonato, per le qualità nutrizionali del latte materno rispetto all'allattamento artificiale, ma soprattutto per l'apporto di anticorpi che la madre fornisce al neonato, che lo proteggeranno meglio dalle malattie e dalle allergie, anche in età adulta.

La Lattoferrina è una glicoproteina appartenente alla famiglia delle transferrine scoperta e isolata nel 1939 nel latte vaccino da due chimici danesi, i coniugi Peter Lauritz Sorensen e Margrethe Hoirup Sorensen.
Il nome attribuito a tale sostanza fa riferimento al fatto che si trova nel latte, e inoltre mette in evidenza la sua capacità di legare e trasportare il ferro, che vedremo come sia determinante per la sua azione.
Fa parte delle citochine, un gruppo di piccole proteine che svolgono diversi compiti di coordinamento della risposta immunitaria, come quello di indurre le cellule a resistere agli attacchi virali, e che svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione e nell'attivazione dei meccanismi difensivi dell'organismo e nei processi infiammatori.

Oltre che nel latte vaccino, la Lattoferrina è presente nel latte di tutti i mammiferi, compreso quello umano: in particolare il Colostro, la prima secrezione lattea della nutrice prodotta nei primi 4-5 giorni dopo il parto, ne contiene la concentrazione più alta e fornisce ai neonati allattati al seno le prime importanti difese che lo proteggeranno fino allo sviluppo completo del suo sistema immunitario.
Il Colostro è un elemento fondamentale per il primo accrescimento dei neonati dei mammiferi, specie umana inclusa, in quanto favorisce le difese organiche del neonato, e, col suo contenuto in Lattoferrina, immunoglobuline, lisozima e lattoperossidasi, lo aiuta a respingere le aggressioni da parte di agenti esterni nocivi.
Con il passare dei giorni, il colostro si trasforma in latte, quindi la quantità di lattoferrina si riduce, ma in contemporanea il neonato inizia a sviluppare le sue difese immunitarie, quindi non necessita più del quantitativo iniziale.

Struttura proteica della Lattoferrina
Struttura proteica della Lattoferrina
La Lattoferrina è presente anche in alcune secrezioni degli adulti, allo scopo di difendere i vari distretti in cui è presente in varie concentrazioni, come molte mucose che tappezzano le cavità comunicanti con l'esterno e maggiormente soggette agli attacchi microbici, nelle secrezioni delle mucose di naso e bronchi, nella saliva, nelle lacrime e nei globuli bianchi, in particolare i granulociti neutròfili, cellule specializzate preposte alle nostre difese immunitarie contro le infezioni.
Sembra che la sede di azione come difesa della Lattoferrina si manifesti soprattutto a livello della mucosa nasale, respiratoria e intestinale, le sedi cioè maggiormente soggette a entrare in contatto con i virus, i batteri, i funghi, e in cui essi, senza la sua azione di contrasto, potrebbero moltiplicarsi dando origine così alla malattia conclamata, non al semplice contagio.

L'azione difensiva è legata alla sua capacità di legare il ferro, captandolo dal metabolismo delle specie microbiche nocive e impedendone la vita. Il ferro è infatti uno dei principali nutrienti che i batteri utilizzano per riprodursi e crescere. La Lattoferrina, legando il ferro e sottraendolo quindi ai batteri, ne impedisce la moltiplicazione. In base a tale meccanismo d'azione, la Lattoferrina si comporta da efficace anti-microbico ed anti-fungino.
L'azione antivirale della Lattoferrina si esplica mediante il legame con la membrana plasmatica dei virus, impedendone l'ingresso nell'organismo con una preclusione dell'infezione incipiente.

Noi tutti, grazie al sistema immunitario, siamo dotati di un'immunità innata, cioè di un sistema di difesa in grado di attivare processi preesistenti e intervenire per eliminare il rischio di contrarre malattie e infezioni. È presente fin dalla nascita e comprende sia le barriere dell'organismo (la pelle, le membrane mucose, come ad esempio bocca, naso e orecchie, e le secrezioni come la saliva o il sudore), sia cellule e proteine che regolano la risposta infiammatoria dell'organismo. Se l'agente aggressivo supera questa barriera, l'organismo risponde producendo cellule e sostanze che contrastano la minaccia.
L'azione della Lattoferrina è precisamente di stimolo immunitario verso l'immunità innata, la prima barriera che aiuta a respingere le aggressioni microbiche, riconoscendole come pericolose per l'organismo, che saranno in seguito affrontate e debellate dagli anticorpi che si formeranno di conseguenza.

La capacità della lattoferrina di legare il ferro la rende, oltre che una molecola antimicrobica, un valido antiossidante: il ferro è un minerale che in eccesso può agire come pro-ossidante; la lattoferrina, sequestrando il ferro in eccesso, impedisce che da esso si generino specie reattive dell'ossigeno, i radicali liberi in eccesso, considerati tra i responsabili dell'invecchiamento e della degenerazione cellulare.

La Lattoferrina sembra quindi da annoverare fra gli agenti che aiutano soprattutto a prevenire le infezioni da parte dei virus, per la sua capacità di creare un ambiente sfavorevole al loro insediamento nell'organismo.

Attualmente, la lattoferrina è disponibile in diversi integratori alimentari, anche in associazione a altri attivi utili per sostenere le difese dell'organismo e contribuire a proteggerlo dalle aggressioni esterne da parte di microorganismi patogeni. La dose massima giornaliera consentita attualmente per un integratore a base di lattoferrina è pari a 200 mg.

Dott.ssa Marina Multineddu

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