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L'IMPORTANZA DEL CALCIO PER LA SALUTE E IL BENESSERE DELL'ORGANISMO

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Il Calcio
Il Calcio è un elemento chimico dal simbolo Ca. Il nome deriva dal latino calx, "calce", che significa ottenuto dal riscaldamento del calcare. La calce era già nota e usata dai Romani fin dal I secolo, ma il calcio come elemento non fu scoperto fino al 1808, ad opera del chimico inglese sir Humphry Davy.

In natura non si trova libero, ma diffusissimo allo stato di composto in numerosissimi minerali (calcari, fosforite, apatite, ecc.); come carbonato acido (bicarbonato) è disciolto nelle acque, cui conferisce, assieme ad altri sali, durezza. È presente negli organismi animali, sotto forma di sali diversi (per es., fosfato e carbonato negli apparati scheletrici), in combinazioni organiche e sotto forma ionica (nel sangue, nei muscoli, ecc.), ed è indispensabile anche agli organismi vegetali, ai quali la carenza determina disturbi e alterazioni.

La presenza del Calcio nel nostro pianeta è molto vasta: si trova nei terreni di quasi in tutte le parti del mondo, inoltre è essenziale per la vita delle piante e degli animali nei quali è presente nello scheletro, nei denti, nei gusci delle uova, nelle conchiglie dei molluschi, nel corallo, ma anche nei tessuti molli, nei liquidi interni ai tessuti, nelle cellule.
Per l'organismo umano il Calcio è considerato un minerale essenziale, deve essere introdotto necessariamente con l'alimentazione e una sua carenza comprometterebbe numerosi processi metabolici e molte funzioni vitali indispensabili per la vita, poiché svolge numerosissime funzioni fondamentali.

Come tutti i minerali, è una sostanza inorganica che non fornisce calorie e non produce direttamente energia, ma partecipa, con altri minerali, a quelle reazioni che liberano l'energia indispensabile per la vita.
Il Calcio è annoverato fra i cosiddetti macroelementi (dal greco macròs = grande), cioè quei minerali presenti in quantità relativamente abbondante nell'organismo, il cui fabbisogno è valutabile in dosi superiori ai 100 mg al giorno.
Il fabbisogno giornaliero (RDA, o Quantità Giornaliera Raccomandata) di Calcio è stimato in 800 mg al giorno, quantità che corrisponde al minimo indispensabile che l'individuo adulto deve introdurre quotidianamente con gli alimenti per non incorrere in gravi sintomi di carenza.
Per tale motivo, questo valore deve essere maggiorato, verosimilmente, fino ad almeno 1 grammo al giorno, specie in alcuni periodi della vita, come l'infanzia, l'adolescenza, la gravidanza, l'allattamento, la menopausa, l'età avanzata, nei quali il fabbisogno di Calcio è quantificabile in 1,2 g al giorno.

Vitamina D
L'assorbimento intestinale del Calcio è favorito dalla vitamina D, perciò una carenza di questa vitamina può determinare anche una carenza del Calcio stesso.
Le vitamine A, C e D, e la presenza di sostanze lipidiche e di sali biliari che aiutano a digerirle, contribuiscono a favorire l'assorbimento intestinale del Calcio.
Al contrario, cibi contenenti acido ossalico e acido fitico ne ostacolano l'assimilazione, perciò a un'alimentazione ricca di vegetali e di fibre che contengono queste sostanze, e inoltre caffeina, sodio (nel sale da cucina), teina, alcol, abbondanti proteine, dovrebbe corrispondere un buon introito di alimenti ricchi di Calcio, come il latte e i latticini in genere, il cui contenuto di lattosio (lo zucchero del latte) ne facilita l'assimilazione, e inoltre le uova, i legumi, i broccoli, i pesci come salmone, sardine e crostacei, le mandorle e le acque minerali.

La quantità maggiore di Calcio presente nel corpo umano, circa il 99%, che corrisponde mediamente a valori fra 1 kg e 1,2 kg, è situata nelle ossa e nei denti e svolge una funzione plastica e di protezione degli organi interni (cervello, polmoni, midollo spinale).
Il rimanente 1%, sotto forma ionizzata, è localizzato nei liquidi organici interstiziali, nel plasma sanguigno e all'interno delle cellule, in particolari strutture cellulari (mitocondri e reticolo endoteliale), dove svolge funzioni fisiologiche di importanza essenziale per la vita.

Osteoporosi
Lo scheletro assolve l'importante funzione di sostenere il corpo, proteggere gli organi interni e permettere il movimento dei muscoli, ma le strutture di cui è composto, cioè le ossa, devono essere robuste e compatte, affinché possano svolgere al meglio il loro compito: se la struttura ossea si rarefà, si va incontro all'osteoporosi, malattia che rende le ossa fragili e aumenta il rischio di fratture.
L'osteoporosi rappresenta una malattia sistemica dello scheletro che comporta la riduzione della massa minerale del tessuto osseo e il suo deterioramento micro-strutturale; questa malattia è assai diffusa e si stima che nel mondo essa colpisca circa 200 milioni di persone.
Il Calcio, legandosi al Fosforo, dà origine alla idrossiapatite, che forma la parte minerale delle ossa e dei denti, ne organizza la morfologia e la struttura e conferisce loro la durezza; la struttura ossea contiene inoltre una parte organica proteica (collagene I, osseina, glicoproteina osteomucoide) che conferisce all'osso una certa elasticità, rendendole meno fragili.

Le ossa rappresentano, oltre all'impalcatura del corpo, una riserva a cui attingere nei momenti in cui l'apporto di Calcio alimentare è insufficiente.
L'organismo infatti tende a mantenere una omeostasi metabolica del Calcio mediante l'azione di tre ormoni: la vitamina D (nella sua forma biologicamente attiva calcitriolo è un ormone), il paratormone e la calcitonina; la prima favorisce l'assorbimento intestinale del calcio, il secondo stimola l'attività osteoclastica, cioè lo mobilizza dalle ossa, mentre la calcitonina ne favorisce la deposizione sulle ossa (attività osteoblastica). I reni inoltre possono intervenire nella regolazione della calcemia intervenendo sulla quota di calcio riassorbita.

L'azione di regolazione della calcemia (sistema calciostatico) è indispensabile per regolare le innumerevoli reazioni plasmatiche cellulari ed extracellulari, basilari per la vita dell'organismo stesso, ma se l'introito di calcio alimentare è deficitario la mobilizzazione del calcio dalle ossa diviene prevalente sulla sua deposizione: si parla in questo caso di "priorità metabolica", il cui ruolo biologico ha lo scopo di mantenere costanti le concentrazioni ematiche di questo minerale, anche a discapito delle strutture ossee e dei denti, che ne vengono in tal modo impoverite, giungendo in taluni casi all'osteoporosi e favorendo la carie dentaria.

Se durante l'età giovanile, entro i 25-30 anni quando la massa scheletrica è al massimo della sua mineralizzazione, si è costituita una buona riserva di Calcio nelle ossa mediante una buona alimentazione che fornisca almeno 1 grammo al giorno di Calcio (1,2 g in menopausa e dopo i 50 anni), una adeguata attività fisica e una opportuna esposizione ai raggi solari (vedremo in seguito perché), mantenendo il peso forma ideale ed evitando una eccessiva magrezza, il fumo, e un consumo eccessivo di alcol, tè e caffè, il patrimonio minerale accumulato si rivelerà adeguato a proteggere lo scheletro dall'osteoporosi, in particolare nella donna in menopausa, nella quale viene meno l'azione protettiva degli estrogeni, e nell'età avanzata quando si determinerà un calo fisiologico della massa scheletrica, anche per la ridotta attività fisica e per una alimentazione per varie cause spesso carente.

Per mantenere uno scheletro in condizioni ottimali, oltre all'introito quotidiano di Calcio, è indispensabile la presenza della vitamina D, necessaria per assorbire il Calcio a livello intestinale.
La vitamina D si forma nella pelle con l'esposizione ai raggi solari (raggi UVB), perciò è consigliata la quotidiana esposizione al sole, all'aperto e non attraverso i vetri, per diversi minuti.
In caso di carenza di vitamina D, è essenziale una sua integrazione, nella forma di vitamina D3 o colecalciferolo, che agisce in modo naturale ed è innocua per l'organismo in quanto stimola l'enzima prodotto dalla pelle per produrre naturalmente vitamina D, e solo nella quantità necessaria all'organismo stesso, senza causare intossicazioni.

Vitamina K2
Anche la vitamina K2, che è in parte prodotta a livello intestinale dalla flora batterica a partire dalla vitamina K1 contenuta negli alimenti a foglia verde (ma solo se la flora batterica è efficiente, in condizioni di eubiosi), è necessaria per la mineralizzazione ossea, in quanto presiede al metabolismo dell'osso con la formazione di osteocalcina, una proteina che costituisce parte del tessuto osseo.
Una sua carenza indotta da una disbiosi intestinale può predisporre all'osteoporosi, oltre a favorire una calcificazione delle arterie e dei tessuti molli. Se l'organismo è carente di vitamina K2 ma, al contrario, il Calcio è presente in quantità elevate o addirittura eccessive, questo, invece di depositarsi nelle ossa, si deposita nelle arterie e nei tessuti molli aggravando il fenomeno dell'aterosclerosi, e favorendo l'artrosi.

Quindi mentre la vitamina D provvede nell'intestino all'assorbimento del Calcio dagli alimenti verso il sangue, la vitamina K2 provvede alla sua fissazione nel tessuto osseo, evitando perciò che esso, se in eccesso, si depositi nei tessuti molli e nelle arterie.

Anche i denti risentono della carenza di Calcio, in quanto strutture vive in continuo rinnovamento, per cui, se l'organismo è carente di calcio, così come avviene per le ossa, anche i denti si indeboliscono e vanno incontro più facilmente alla formazione di carie.
Se durante la gravidanza la futura madre non ingerisce adeguate quantità di Calcio con l'alimentazione, il nascituro provvede al proprio fabbisogno a scapito dello scheletro e dei denti della madre.

Alle funzioni di sostegno, movimento e protezione degli organi vitali e delle altre parti molli che caratterizzano le ossa e il sistema scheletrico, va aggiunto un importante ruolo emopoietico e metabolico: le ossa contengono al loro interno il midollo, un tessuto ricco di nutrienti, distinto in midollo osseo rosso e midollo osseo giallo. Nell'adulto il midollo osseo rosso è localizzato soprattutto nella parte spugnosa delle ossa piatte come lo sterno e le ossa del bacino, e nelle estremità (epìfisi) delle ossa lunghe; il midollo osseo giallo, costituito principalmente da tessuto adiposo che ne spiega la colorazione giallastra, si trova all'interno del canale delle ossa lunghe, come il femore. Il midollo osseo è un tessuto emopoietico, svolge cioè l'importante funzione di produrre i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine.

Struttura delle ossa
Oltre alla funzione plastica ed emopoietica, il Calcio svolge numerose basilari funzioni biochimiche, come l'equilibrio acido-base del sangue, l'integrità dei neuroni (le cellule nervose), la trasmissione lungo i nervi degli impulsi nervosi, che sono dipendenti dai neurotrasmettitori i quali sono calcio-dipendenti, la giusta contrazione delle fibre muscolari presenti nei muscoli striati volontari scheletrici, nella muscolatura liscia involontaria viscerale, e anche nel particolare muscolo cardiaco, striato ma involontario, del quale regola il ritmo. Il Calcio, infatti, favorisce la contrazione muscolare, mentre al contrario il Magnesio (considerato il complemento del Calcio) ne favorisce la decontrazione, per cui questi due minerali devono essere in equilibrio fisiologico per favorire un normale ritmo cardiaco.

Il Calcio contribuisce inoltre a mantenere una normale pressione sanguigna, partecipa alla coagulazione del sangue, regola la permeabilità delle pareti cellulari, presiede al rilascio e all'azione di moltissimi ormoni, è utile nelle difficoltà digestive con iperacidità, oltre ad essere indispensabile all'attività di numerosi enzimi: essi sono molecole proteiche a cui sono legate altre molecole, i coenzimi, spesso di natura inorganica minerale, come appunto il Calcio. Gli enzimi sono fondamentali per la vita, in quanto sono i biocatalizzatori di tutte le reazioni che avvengono in un organismo e consentono il corretto svolgimento delle reazioni biochimiche, rendendole compatibili con la vita.

Riassumendo, possiamo affermare che il 99% del Calcio presente nell'organismo è depositato nelle ossa e nei denti e svolge un'azione plastica, di sostegno, di protezione, e motoria consentendo il movimento dei muscoli, sensoriale in quanto le ossa del cranio trasmettono il suono agli organi dell'orecchio interno (conduzione ossea). È per questo meccanismo che ciascuno sente la propria voce differente rispetto a quella registrata, in quanto le basse frequenze sono trasmesse meglio attraverso l'osso, rispetto all'aria, quindi noi percepiamo la nostra voce con una frequenza più bassa di quella che sente chi ci ascolta parlare.
Il restante 1% del Calcio presente nell'organismo svolge funzioni biochimiche indispensabili per la vita, come la trasmissione degli impulsi nervosi, l'attivazione enzimatica, la produzione delle cellule ematiche e la coagulazione del sangue, i processi di contrazione della muscolatura liscia viscerale, quella striata scheletrica, e del miocardio (cuore), la produzione di ormoni, l'equilibrio acido base.

Come conseguenza delle suddette argomentazioni, possiamo dedurre che in alcune situazioni e in determinati periodi della vita sia opportuno integrare l'alimentazione con supplementi di Calcio, preferibilmente abbinato alle vitamine D3 e K2, che ne favoriscono l'assorbimento e la giusta fissazione nelle ossa, anche in considerazione del fatto che non tutto il Calcio introdotto con l'alimentazione è assimilato dall'organismo.

Alimenti contenenti calcio
L'integrazione con Calcio è indicata per le donne nel periodo della gravidanza e l'allattamento, per consentire loro di far nascere un bambino forte e nutrirlo adeguatamente, senza subire deprivazioni del proprio sistema scheletrico e dei denti: un tempo, quando non era consuetudine assumere integratori durante la gravidanza e si facevano oltre tutto molti figli, si diceva "ogni figlio un dente", cioè per ogni figlio la madre subisce perdite di calcio che impoveriscono il suo organismo e le fanno perdere almeno un dente, e non si sapeva quali danni avesse subito lo scheletro, poiché gli esami diagnostici, come la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), erano ancora sconosciuti.

Una integrazione di Calcio è utile anche per i giovani in fase di rapido accrescimento, che ne hanno un maggiore fabbisogno per completare la struttura scheletrica in formazione, o per le persone che seguono diete ipocaloriche, talvolta non ben bilanciate, volte a perdere peso; o ancora per chi segue un'alimentazione molto ricca di vegetali e di fibre (che peraltro proteggono da malattie degenerative intestinali), che, come abbiamo visto, ne riducono l'assorbimento, per chi segue una dieta vegetariana o vegana, o per chi è intollerante al lattosio.

Si avvantaggiano di una integrazione di Calcio e vitamina D3 per prevenire l'osteoporosi anche gli anziani, le donne in menopausa, chi fa poca o scarsa attività fisica, o vive poco all'aria aperta e si espone poco al sole, poiché sappiamo che la vitamina D, che fissa il Calcio nelle ossa, è attivata nella pelle dai raggi solari.

Recenti studi infine sembrano confermare che il Calcio sia implicato nei meccanismi neurobiologici che inducono un buon sonno, per cui una integrazione di calcio effettuata poco prima di coricarsi, aumenterebbe la probabilità di evitare disturbi del sonno e di trascorrere una buona notte di sonno ristoratore.

Dott.ssa Marina Multineddu

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