LE PIANTE UTILI PER I DISTURBI OCULARIArticoli correlati: |
||
Capita talvolta di avere gli occhi irritati, infiammati, con lacrimazione abbondante o addirittura con secrezione di muco o catarro dalla congiuntiva oculare, o viceversa con sensazione di secchezza e scarsa lacrimazione; l'affezione oculare può avere diverse cause, che possono essere di natura infettiva o infiammatoria: piccoli traumi, eccessiva esposizione alla luce solare, l'utilizzo di lenti a contatto, il vento o il freddo, o ancora una componente allergica, eccetera.
Quando il disturbo è imputabile ad uno stato infiammatorio, esistono diverse piante che possiamo utilizzare per contrastarlo; quando c'è una componente batterica di solito il trattamento è farmacologico, ma le piante possono comunque essere utilizzate per affiancare la terapia, per rinforzarne l'azione ed eventualmente abbreviarne il decorso. Contrastare i problemi oculari con la fitoterapiaLe piante tradizionalmente usate in fitoterapia sono numerose, ma le più utilizzate, per la loro efficacia, sono senz'altro l'Eufrasia, il Fiordaliso, le due Camomille, l'Amamelide e lo Zenzero. ![]() Eufrasia Essa viene usata sotto forma di collirio, spesso associata ad altre piante, e come lavanda oculare o per impacchi effettuati col suo infuso, che naturalmente deve essere ben filtrato per evitare di introdurre nell'occhio frammenti della pianta stessa. L'uso come antinfiammatorio oculare è giustificato dalla presenza di iridoidi, flavonoidi e tannini, che conferiscono alla pianta proprietà analgesiche, astringenti, antinfiammatorie e antibatteriche. Le sue proprietà antiallergiche sono utili anche nel raffreddore da fieno, nella coriza (raffreddore di "testa") e nella rinorrea ("goccia al naso"), poiché contribuiscono a decongestionare le palpebre e la congiuntiva e a diminuire notevolmente l'eccessiva secrezione oculare e nasale. In questo caso si possono effettuare lavaggi oculari e nasali, oppure si può semplicemente instillare negli occhi un collirio contenente Eufrasia, la quale agirà sia a livello oculare che nasale, poiché attraverso i canali lacrimali essa raggiungerà anche le fosse nasali, dove esplicherà la sua azione decongestionante ed antinfiammatoria; si otterrà il doppio beneficio di ridurre o addirittura bloccare l'eccessiva lacrimazione, con sollievo anche delle vie nasali, che risulteranno più libere e con minore secrezione. Anche in caso di orzaiolo si possono effettuare impacchi con compresse di garza sterile imbevute con infuso tiepido di Eufrasia, o anche con la stessa pianta ammollata dall'infusione, avvolta in garza sterile e applicata ugualmente tiepida sull'orzaiolo, per sfiammarlo e facilitarne la risoluzione. Vi riporto, solo a titolo di curiosità, che nella tradizione popolare l'uso di questa pianta come rimedio specifico per gli occhi, si rifà all'antica teoria della "signatura" di Paracelso, la quale sosteneva che una pianta era adatta per curare l'organo che rappresentava in qualche sua parte. Ad esempio il Capelvenere, Adiantum capillus veneris, ha gli steli delle foglie neri, lisci, lucidi e sottili come capelli, e infatti l'uso popolare la indicava come utile alla cura dei capelli; nel caso dell'Eufrasia il fiore ha una macchia colorata al centro che può ricordare un occhio. Ovviamente queste credenze non hanno alcun valore scientifico. ![]() Fiordaliso ![]() Camomilla comune ![]() Amamelide Dello Zenzero abbiamo parlato il mese scorso, ma vi ricordo che anch'esso ha grandi proprietà antinfiammatorie, che vengono fra l'altro utilizzate nella preparazione di colliri molto rinfrescanti e decongestionanti, per lavaggi oculari e impacchi. Data la grande maneggevolezza di queste piante, che a tutt'oggi non hanno mostrato di avere controindicazioni ed effetti collaterali, le possiamo utilizzare anche per la normale igiene quotidiana degli occhi, anche più volte al giorno in caso di necessità, per mantenerli limpidi, sani e senza arrossamenti. Dott.ssa Marina Multineddu |
||
Il nostro assortimento di |
|
|||||
|