Il Meliloto, Melilotus officinalis, sinonimo di Melilotus arvensis, è una pianta erbacea annuale o biennale appartenente alla famiglia delle Leguminosae (o Fabaceae o Papilionaceae), caratterizzata da sottili fusti eretti o prostrati, cavi, alti circa un metro, fiori gialli odorosi, molto piccoli e numerosi riuniti in lunghe infiorescenze lasse (racemi); le foglie alterne trifogliate hanno margini dentellati; i frutti sono baccelli (legumi) scuri indeiscenti (non si aprono spontaneamente a maturazione) in cui sono racchiusi uno e due semi; le radici presentano tubercoli radicali ricchi di azoto, perciò il Meliloto, come tutte le Leguminosae, è una pianta utile per arricchire i terreni di azoto, mediante l'antica tecnica del sovescio. E' una pianta molto rustica, spontanea in Europa e in America del Nord; nella penisola italiana e in Sardegna cresce in pianura e in collina su terreni siccitosi e pietrosi, nei campi e nei terreni incolti e ai margini dei fossati, ma è più rara al sud. E' considerata una pianta foraggera di buona qualità, è chiamata infatti "trifoglio cavallino", oltre che mellifera, come si intuisce dall'etimologia del nome Meliloto, che deriva dal greco méli = miele e lotòs = loto, e per il gradevole profumo di miele che i fiori freschi emanano, attirando le api col loro nettare. I fiori essiccati emanano invece un aroma vanigliato.
Proprietà e Indicazioni
La droga, cioè la parte di pianta contenente i principi attivi medicinali, è costituita dalle sommità fiorite e dalle foglie, che si raccolgono in luglio, periodo in cui la concentrazione dei principi attivi è massima. I costituenti chimici principali del Meliloto sono cumarine, glucosidi (melilotoside),
flavonoidi (quercetina), tannini, mucillagini, saponine.
Le proprietà farmacologiche attribuite al Meliloto sono principalmente quelle anticoagulanti, antinfiammatorie,
antiedematose,
diuretiche, venotoniche, utili in particolare in caso di ritenzione idrica, insufficienza venosa e linfatica, fragilità capillare,
edemi e gonfiori degli arti inferiori,
cellulite, flebiti, vene
varicose,
emorroidi.
La pianta svolge anche attività
sedative contro irritabilità e insonnia,
eupeptiche per migliorare la digestione, e, per uso locale,
astringenti e lenitive contro le infiammazioni oculari e del cavo orale, come collutorio per gargarismi, oltre che
cicatrizzanti per favorire il risanamento di abrasioni e ferite.
Precauzioni d'uso
Poiché i principi attivi contenuti nelle infiorescenze allungano i tempi di emocoagulazione del sangue, il Meliloto è controindicato nell'emofilia e in associazione a salicilati, bromelina, e a farmaci anticoagulanti e
antiaggreganti piastrinici.
Le dosi devono essere rispettate scrupolosamente: non si devono superare i 25 mg al giorno di cumarine.