IL CARBONE VEGETALE E I SUOI USI SALUTISTICI IN AMBITO FITOTERAPICO E FITOCOSMETICO 15-04-2018 (Aggiornato 29-09-2024) - Dott.ssa Marina Multineddu |
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Il carbone vegetale è il prodotto che si ottiene dalla combustione di alcuni tipi di legno, come Betulla, Salice, Pioppo, Pino, o talvolta da scarti di legno come segatura, o gusci di frutta secca, o nòccioli di frutta, o ancora dai gusci della noce di Cocco o, in prodotti di elevata qualità derivati da un'antichissima lavorazione propria della Cina, dal Bamboo. Il legno, dopo una combustione lenta e priva di fiamma (calcinazione) a temperature elevate di 600/800°C e povera di ossigeno (carbonificazione), produce una prodotto che viene combusto una seconda volta in presenza di vapor acqueo, aria o gas, che ne accresce il potere adsorbente (attivazione). Ridotto in polvere finissima dalla caratteristica ed elevata porosità e con una grande superficie di scambio (da 500 a 2500 m2/g), il carbone vegetale, chiamato a questo punto carbone attivo o carbone attivato, è dotato di notevoli proprietà adsorbenti, cioè in grado di legarsi e intrappolare nella propria struttura sostanze gassose e liquide, proprietà che si rivelano utili in campo fitoterapico, medico, farmaceutico e cosmetico. Il termine adsorbente, differente da assorbente, indica la proprietà di un composto di captare e trattenere sulla sua superficie singole molecole (mentre assorbente indica la proprietà di impregnarsi totalmente, come una spugna che assorbe e si imbeve totalmente di un liquido). Da ciò deriva che maggiore è la superficie disponibile, maggiori sono le capacità adsorbenti di un elemento, così come avviene nel carbone vegetale attivo, le cui notevoli proprietà adsorbenti lo rendono utile per svariati usi salutistici e cosmetici. Le proprietà depuranti del carbone vegetale erano conosciute già nell'antichità; esso veniva utilizzato in India per la potabilizzazione dell'acqua; in Egitto come agente depurante in ambiente medico; nell'800 negli Stati Uniti era usato nelle industrie tessili per deodorare e decolorare l'acqua. Le proprietà salutari del carbone vegetale In campo erboristico e fitoterapico il carbone vegetale, assunto sia in polvere che in compresse o in capsule come integratore, è indicato in caso di aerofagia, meteorismo, gonfiori e putrefazioni intestinali, diarrea, colite, dispepsia e digestione difficoltosa con formazione di fermentazioni gastriche che possono dare origine ad alito sgradevole, gastrite e acidità gastrica, reflusso gastro-esofageo. Il carbone vegetale, adsorbendo anche parte dei germi presenti nell'ambiente intestinale, svolge anche un blando effetto depurativo, disinfettante e antimicrobico, mediante l'espulsione del contenuto intestinale impregnato della polvere di carbone vegetale intrisa di tossine e microbi. L'azione salutare del carbone vegetale è dovuta alle sue finissime particelle che adsorbono i gas che si formano durante il processo digestivo a livello dello stomaco o dell'intestino, riducono il bruciore e sfiammano le pareti gastriche in caso di acidità e gastrite, mediante la presenza nella sua composizione di sali minerali basici. Assunto in associazione a piante carminative e antispasmodiche, quali Finocchio, Anice verde, Anice stellato, Cumino, Cardamomo, Melissa, Verbena, che favoriscono l'espulsione dei gas intestinali, il carbone vegetale è consigliato in presenza di aerofagia, meteorismo, putrefazioni e fermentazioni intestinali, disbiosi della flora batterica intestinale, colite, anche in virtù del suo effetto blandamente disinfettante sui batteri intestinali. L'integrazione con carbone vegetale può essere utile anche per ridurre l'ipercolesterolemia, in quanto esso adsorbe anche il colesterolo in eccesso presente nell'ambiente intestinale, e ne impedisce l'assorbimento. Maschera viso al carbone vegetale Sempre in campo medico il carbone vegetale è utilizzato anche per ridurre i gas intestinali in previsione di un'indagine ecografia o radiografica, poiché la presenza di gas nell'intestino sarebbe di impedimento all'indagine. È da tener presente che l'uso eccessivo e prolungato di integratori contenenti carbone vegetale, che adsorbono anche sali minerali e nutrienti, potrebbe causare carenze nutrizionali, per cui il suo uso per lunghi periodi non è consigliato, in particolare durante la gravidanza; inoltre esso può interferire anche sull'assorbimento dei farmaci, che devono essere assunti sempre a distanza di almeno 30 minuti prima, o 2 ore dopo il carbone vegetale, onde evitare una riduzione della loro biodisponibilità e quindi dell'efficacia. Il carbone vegetale nei cosmetici naturaliSpugna Konjac al carbone vegetale Particolarmente utile come colorante vegetale nei cosmetici biologici, al posto dei pigmenti minerali non sempre tollerati dalle pelli sensibili; per la sua alta capacità colorante, è utilizzato in piccolissime percentuali per colorare matite, ombretti, mascara, eyeliner. Il carbone vegetale è presente inoltre nella composizione di saponi neri esfolianti, o nelle spugne vegetali Konjac, per eliminare le cellule morte superficiali senza irritare la pelle, o nei deodoranti per l'azione adsorbente, deodorante e purificante sugli odori sgradevoli del sudore e come componente attivo deodorante nelle solette purificanti antisudore. Dentifricio al carbone vegetale L'azione del carbone vegetale attivo nel dentifricio non è di natura chimica, bensì delicatamente meccanica, ma non abrasiva, rimuove le macchie, la placca batterica, la patina di colore giallastro causata da caffè, tè, sigarette, riportando lo smalto dei denti al suo colore originario naturale, senza danneggiarlo o sensibilizzare i denti. Il carbone nel dentifricio contribuisce inoltre mantenere in ambito fisiologico il pH delle mucose orali, utile per prevenire le carie ed eliminare i batteri nocivi prodotti da carie e gengiviti. Dott.ssa Marina Multineddu |
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