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IL MIELE E LE SUE NUMEROSE VARIETÀ: GUSTO, SALUTE E BELLEZZA - SECONDA PARTE

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Riprendiamo l'argomento del miele, già affrontato nel precedente articolo, per descriverne numerose altre varietà, ricche di proprietà nutrizionali e salutari.

Miele di melata di bosco

Melata di bosco
Melata
Il miele di melata è più conosciuto e diffuso nelle regioni del centro e nord Europa, meno in Italia. Il miele di melata differisce dal classico miele derivato dal nettare di fiori, che le api suggono e trasformano in miele, perché è prodotto sempre dalle api, che però utilizzano le secrezioni zuccherine di alcuni piccoli insetti, come afidi, cocciniglie, cicaline, i quali, nutrendosi della linfa di alberi quali Abete rosso, Pino, Tiglio, Quercia, Acero, la concentrano espellendo quindi un liquido denso, la melata, contenente sostanze nutritive molto zuccherine e ricche di sali minerali. La melata si deposita sulle parti circostanti le piante e da qui è prelevata dalle api col loro apparato boccale lambente-succhiante, e trasformata, con l'aggiunta di svariati enzimi, in miele, che depositano nell'arnia dove completerà la sua maturazione.
Solitamente le api producono il miele di melata nei periodi o in quei luoghi, come boschi e foreste, in cui scarseggia la produzione di nettare di fiori.
Il miele di melata così prodotto ha un colore molto scuro, talvolta tendente al nero, con una consistenza densa e compatta; cristallizza tardivamente con una granulazione fine, è meno dolce del miele ricavato dal nettare, poiché contiene minori percentuali di glucosio, fruttosio e saccarosio: ha infatti un indice glicemico più basso rispetto ad altri mieli o dolcificanti naturali, perciò risulta più indicato per l'alimentazione di coloro che desiderano moderare l'apporto nella propria dieta di zuccheri e calorie, o che hanno una ridotta tolleranza al glucosio.
Il miele di melata, rispetto al miele di nettare, oltre che essere meno dolce, possiede in misura minore sensazioni gustative e olfattive, caratterizzate da un sentore tipico di vegetali freschi, terriccio e corteccia, un retrogusto leggermente amarognolo, un odore forte e penetrante.
Le proprietà salutari del miele di melata sono soprattutto antibatteriche, antisettiche e lenitive, particolarmente indicate per le affezioni delle vie respiratorie come raffreddore, influenza, tracheite, bronchite, tosse.
Esso contiene alte percentuali di flavonoidi, acidi fenolici, vitamine ed enzimi (invertasi e diastasi), polifenoli, antiossidanti utili per contrastare lo stress ossidativo e i fenomeni degenerativi legati all'invecchiamento. Grazie alla presenza di oligosaccaridi prebiotici, aiuta a sostenere la flora batterica intestinale supportando il lavoro dei fermenti lattici probiotici, migliorando il microbiota e la salute intestinale.
E' considerato un alimento nutraceutico per la sua composizione bilanciata di acidi organici, aminoacidi, enzimi, tracce di vitamine, sali minerali organici altamente biodisponibili, sia macronutrienti che oligoelementi, come calcio, magnesio, potassio, ferro, fosforo, manganese, rame, cromo, svolgendo una funzione nutritizionale e remineralizzante.
I mieli di melata derivanti da Castagno, Eucalipto, Abete, Quercia, hanno dimostrato una maggiore capacità antibatterica, che può essere potenziata dalla combinazione con la Propoli grezza italiana, contro bronchiti, faringiti, raffreddori.
E' un alimento energetico e facilmente assimilabile, consigliato agli sportivi e come dolcificante per , tisane e bevande in genere, pur dovendosi tener conto del suo retrogusto leggermente amarognolo.
E' determinante che il miele di melata sia biologico, onde evitare la presenza di contaminanti ambientali, e non sia sottoposto a pastorizzazione o riscaldamento, che ne pregiudicherebbero le proprietà salutari.

Miele di Agrumi

Arancio
Il miele di Agrumi deriva dal nettare dei candidi fiori dall'intenso e gradevole profumo di diverse specie del genere Citrus, come Arancio, Cedro, Limone, Mandarino, Bergamotto (Citrus species). Ha un aroma e un tenue profumo floreale caratteristico di zagara, con un sapore dolce e zuccherino, di confetto, ma delicato e con sfumature diverse in funzione della fioritura che prevale; col tempo può virare verso note fruttate dal retrogusto aromatico e leggermente acidulo, che ricorda la scorza e le marmellate di agrumi.
Il suo colore giallo oro chiaro e trasparente, diviene color crema o bianco avorio quando cristallizza spontaneamente, con cristalli fini e compatti, dopo alcuni mesi dalla produzione.
Il miele di Agrumi, ricco di minerali, vitamine e antiossidanti, così come quello di Arancio, ha proprietà che richiamano quelle dei fiori da cui proviene: rilassanti e sedative sul sistema nervoso, contro nervosismo e insonnia; antispasmodico e calmante dell'ansia, particolarmente indicato per le infiammazioni della mucosa gastrica, come gastrite e ulcera; lenitivo e cicatrizzante per la pelle, è utilizzato nella cosmesi naturale.
Ottimo come dolcificante per o tisane, si abbina particolarmente bene con i formaggi.

Miele di Asfodelo

Asfodelo
Asfodelo
Il miele di Asfodelo è prodotto dai fiori di Asphodelus species, varietà di piante erbacee bulbose spontanee caratteristiche della macchia mediterranea, particolarmente diffuse in Sardegna, dove ricoprono grandi estensioni incolte di garighe assolate, prati e colline, dalla pianura fino a 1200 m sul livello del mare, formando un manto dal tenue colore bianco rosato dei fiori appena striati di amaranto. Il miele di Asfodelo si presenta allo stato liquido con un colore chiaro trasparente, o giallo-oro brillante dalle più o meno marcate tonalità, che vira al bianco madreperlaceo quando, dopo alcuni mesi dalla produzione, cristallizza con una cristallizzazione molto fine.
E' un miele raro, molto delicato ma intenso, che sprigiona aromi vegetali che richiamano l'erba fresca e i prati, dal sapore dolce ma non stucchevole, estremamente raffinato, accompagna degnamente piatti delicati, come dolci al cucchiaio alla vaniglia, macedonie di frutta, formaggi freschi, yogurt, , tisane, e anche il caffè, del quale non altera particolarmente il sapore col suo gusto dolce delicato. E' ricco di sali minerali, disintossicante, ricostituente, antibatterico e cicatrizzante.

Miele di Cardo

Cardo
Cardo
Il miele di Cardo è prodotto dalle api che bottinano sui fiori dei Cardi selvatici (Carduus species). E' uno dei tipi di miele più prodotti in Sardegna, per l'abbondanza di fioriture delle numerose specie di Cardi selvatici nelle assolate campagne non coltivate, fra cui il Cardo mariano (Silybum marianum, sin. Carduus marianus), dalle specifiche proprietà depurative e disintossicanti epatiche per il contenuto in silimarina, che agevola la rigenerazione delle cellule epatiche.
Il colore del miele allo stato liquido è ambrato, più o meno chiaro, con riflessi tendenti al verdastro; con la cristallizzazione, che avviene dopo 2-3 mesi dalla produzione, assume una colorazione nocciola-ambrato chiaro.
Il miele di Cardo ha sapore deciso e caratteristico che sprigiona una complessità di aromi intensi quasi speziati, ricchi di sensazioni olfattive di Cannella e Noce moscata, con una componente floreale dolce che richiama le confetture di frutti rossi. Ha un bouquet deciso che lascia un sapore molto dolce e persistente, che si abbina molto bene con formaggi sapidi, ricotta fresca e secca, e per dolcificare i neri forti.
Il miele di Cardo ha proprietà depurative, disintossicanti epatiche, e stimola la digestione.

Miele di Castagno

Castagno
Castagno
Il miele di Castagno è prodotto dai fiori del Castagno, Castanea sativa, un grande albero alto fino a 30 metri e assai longevo, molto diffuso su tutto l'arco alpino e la dorsale appenninica, e nelle zone montuose delle isole maggiori, oltre che in Europa. Ha un alto potenziale mellifero per l'abbondanza della sua particolare e tipica fioritura.
E' un miele con caratteristiche peculiari, che lo differenziano dai più comuni mieli di nettare, in quanto si presenta con un colore ambrato piuttosto scuro, con tonalità rosso-verdastre quando è liquido, odore forte, deciso e aromatico, penetrante, sapore con retrogusto amarognolo. Può differire anche notevolmente fra una produzione e l'altra, per la presenza più o meno accentuata di melata prodotta nella stessa specie: quando nel miele prevale la trasformazione del nettare, il colore risulta più chiaro e il sapore più deciso; quando prevale la presenza di melata, il colore diventa più scuro e il profumo e l'aroma sono meno intensi, e il gusto meno amaro.
Il miele di Castagno cristallizza tardivamente e lentamente e in modo non omogeneo, per il contenuto abbastanza elevato di fruttosio, assumendo un colore marrone.
E' ricco di sali minerali, contiene alte percentuali degli enzimi invertasi e diastasi, e di oligosaccaridi prebiotici.
E' energetico, antibatterico, emolliente e antinfiammatorio, indicato per gli sportivi, i convalescenti, per le infezioni respiratorie e per calmare la tosse, e inoltre per lenire le infiammazioni delle mucose gastriche.

Miele di Corbezzolo

Corbezzolo
Corbezzolo
Il miele di Corbezzolo è prodotto dal polline dei fiori del Corbezzolo (Arbutus unedo), un bell'arbusto o alberello alto fino a 8 metri, tipico della macchia mediterranea dalla bellissima fioritura a grappolo bianco-crema-rosata, che compare nel tardo autunno e in inverno, che produce tipici frutti rossi (bacche) eduli, un po' asprigni se poco maturi, che però si addolciscono con la completa maturazione; le bacche nate l'anno precedente maturano contemporaneamente ai nuovi fiori, rendendo particolarmente ornamentale questa specie, per la presenza contemporanea sul verde brillante delle foglie del bianco roseo dei fiori e il rosso vivo dei frutti. I fiori sono ricchissimi di nettare e perciò particolarmente ricercati dalle api.
Prodotto solo in Sardegna, il miele di Corbezzolo è un miele raro e prezioso, proprio per la difficoltà delle api, insetti tipicamente estivi, di bottinare quando piove o c'è molto freddo, in una stagione in cui le giornate soleggiate sono meno frequenti, perciò la sua produzione dipende dall'andamento stagionale del clima, che influenza anche la fioritura, così come l'eccessiva siccità estiva o i forti venti che non di rado soffiano in Sardegna, come il Maestrale e lo Scirocco, provocando la càscola dei fiori.
Allo stato liquido, il miele di Corbezzolo è color ambra intenso abbastanza scuro, ma vira al nocciola più o meno chiaro quando cristallizza, abbastanza precocemente se genuino e di buona qualità, con cristalli finissimi che conferiscono al miele una consistenza morbida e cremosa.
È il sapore, con i suoi particolarissimi e sorprendenti aromi, la caratteristica peculiare che contraddistingue questo miele dolce-amaro aromatico unico, assai ricercato dai suoi estimatori.
Già Cicerone e Virgilio citano questo miele singolare per l'intensità del gusto apprezzato dai palati più raffinati, e anche Gabriele D'Annunzio ne decantò le peculiarità della sua composizione olfattivo-gustativa, non paragonabile ad alcun altro miele, il gusto intenso e l'aroma penetrante che richiamano l'aspra e selvaggia natura sarda.
Il miele di Corbezzolo è fra i più ricchi di antiossidanti, e la tradizione popolare attribuisce ad esso proprietà antisettiche delle vie urinarie, astringenti, antidiarroiche, depurative, che ricordano quelle della pianta di Corbezzolo, che contiene la molecola antisettica arbutina. In Sardegna è tradizionalmente utilizzato per la sua azione balsamica utile in particolare per gli asmatici, e in genere nelle affezioni bronchiali, mal di gola, tosse, infreddature.
Il miele di Corbezzolo conferisce alle tisane un aroma particolarmente gradevole, mai stucchevole, mentre in cucina si presta a preparazioni elaborate di alta cucina: si accompagna bene con formaggio stagionato come il Pecorino Sardo, o semistagionato come il Fiore Sardo, che si può consumare fuso e asperso di miele di Corbezzolo, o anche con la ricotta, su mousse e gelati, e soprattutto con le Sebadas, o Seadas, i celebri dolci fritti della tradizione sarda, a base di pasta friabile ripiena di formaggio acido filante aromatizzato con scorza di Limone, che con l'aroma dolce-amarognolo del miele di Corbezzolo acquistano una fragranza e una intensità di sapori ineguagliabile, assolutamente da provare.

Miele di Eucalipto

Eucalipto
Eucalipto
Il miele di Eucalipto è prodotto dai fiori di grandi alberi, originari dell'Australia, appartenenti al genere Eucalyptus. Molto diffusi in Sardegna con la specie Eucaliptus camaldulensis, per i massicci impianti attuati nei primi decenni del 1900 allo scopo di bonificare le aree paludose nelle quali imperversava la malaria, e come barriere frangivento, questo tipo di miele è il più prodotto nell'isola, anche per la rigogliosa e prolungata fioritura estiva, molto profumata e nettarifera, assai ricercata dalle api sia per l'ingente produzione di nettare che per l'abbondante polline.
Il miele di Eucalipto allo stato liquido è di colore ambrato con tonalità più o meno scure secondo il periodo di smielatura dei favi, con una umidità molto bassa, intorno al 14%, e perciò risulta piuttosto denso. Con la cristallizzazione, che avviene abbastanza rapidamente con cristalli fini e medi, assume un colore chiaro che tende all'avorio quando la cristallizzazione è completa. Questo miele emana una profumazione aromatica e intensa che richiama i caratteristici oli essenziali balsamici presenti nella pianta, saturando col suo aroma l'ambiente in cui esso viene estratto dai favi. Ha un sapore moderatamente dolce, meno intenso rispetto ad altri mieli, perché sovrastato da sentori aromatici e balsamici, gusto caramelloso con richiami di Liquirizia, Elicriso, funghi secchi, e retrogusto leggermente salato.
Il miele di Eucalipto ha proprietà balsamiche e anticatarrali, indicate in caso di tosse e in generale per il benessere dell'apparato respiratorio, anche per la presenza nella sua composizione di flavonoidi antiossidanti e antibiotici.
In caso di necessità, una buona tisana balsamica ed espettorate dolcificata con miele di Eucalipto, può aiutare a lenire l'infiammazione della gola e a calmare la tosse.
Ottimo come dolcificante a colazione nel latte o nel , spalmato sul pane, nello yogurt, o abbinato a formaggi freschi e aciduli, oppure stagionati e sapidi.

Dott.ssa Marina Multineddu

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