La Camellia sinensis è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Theaceae, originario del Sud Est Asiatico; dalle sue foglie si ricava il Tè, la bevanda più diffusa del pianeta, dopo l'acqua.
Lasciata crescere allo stato naturale la Camellia sinensis può raggiungere un'altezza superiore ai sette-otto metri, ma nelle coltivazioni si preferisce mantenerla allo stato di piccolo arbusto o alberello, per facilitare la raccolta delle pregiate foglie ovali, acuminate, di un bel verde intenso e brillante, dal margine leggermente dentellato; i fiori sono bianchi, non molto grandi, ma dotati di numerosi stami giallo dorati piuttosto appariscenti.
L'etimologia del termine Camellia è incerta: alcuni autori ritengono che derivi dal nome del gesuita italiano Padre Camelli, mentre altri lo fanno derivare dal nome del gesuita moravo George Joseph Kamel, che sarebbe stato il primo a introdurre in Europa le prime piante di questo nuovo genere. La qualità del Tè dipende dal tipo di raccolta: i giovani germogli apicali sono i più pregiati e forniscono l'eccellente Orange Pekoe, mentre la qualità si riduce progressivamente cogliendo le foglie situate più in basso rispetto al germoglio.
Le foglie del Tè contengono sostanze albuminoidi, clorofilla, cellulosa, resine, cere, tannini, oli essenziali, caffeina (detta in questo caso teina); quest'ultima è contenuta in percentuale maggiore rispetto al caffé, e di questo si deve tener conto quando si consuma il Tè in grandi quantità.
Le foglie della Camellia sinensis, dopo il raccolto e l'essiccazione, possono subire diversi trattamenti, che danno origine alle numerose varietà di Tè esistenti.
Il Tè nero, col quale si prepara la classica bevanda energetica e corroborante, si ottiene quando le foglie, vengono sottoposte ad un processo di fermentazione che facilita alcuni processi biochimici all'interno delle foglie stesse; con questo procedimento si caricano di aromi e assumono il tipico colore scuro che dà loro il nome.
I Tè verdi sono detti anche Tè non fermentati, poiché le foglioline vengono sottoposte ad un trattamento termico che blocca gli enzimi responsabili del processo di fermentazione, così che le foglie mantengono il loro colore verde, e ne vengono preservate le proprietà terapeutiche.
Il Tè bianco è una varietà di Tè parzialmente ossidato coltivato e raccolto principalmente in Cina. Questa varietà si ottiene dalle gemme o dalle prime foglie della pianta, che prima di essere lavorate vengono lasciate essiccare alla luce naturale del sole, così da prevenirne l'ossidazione. Il nome Tè bianco deriva dalla sottile peluria bianco-argentata che ricopre le gemme ancora chiuse. La bevanda da esso ottenuta è molto ricca di
polifenoli e metilxantine, la cui concentrazione risulta maggiore nel Tè bianco rispetto al Tè verde o al Tè nero.
Proprietà e Indicazioni
Il Tè verde contiene numerose sostanze polifenoliche, che sono potenti
antiossidanti: oltre ad essere quindi, come il Tè nero, una bevanda energetica e corroborante, aiuta a mantenersi in buona salute poiché contribuisce a combattere l'ossidazione cellulare che porta alla formazione dei
radicali liberi, uno dei fattori responsabili dell'invecchiamento delle cellule.
Aumenta inoltre la
termogenesi con conseguente azione dimagrante, viene quindi frequentemente utilizzato nella dieta di soggetti che seguono programmi di riduzione del peso corporeo, come coadiuvante contro obesità e sovrappeso; è utile come
diuretico per
edemi e ritenzione idrica, e come
tonico per
astenia psicofisica.
Fra le numerose varietà di Tè verdi ricordiamo il Tè Bancha, il Kukicha e l'Hojicha, che hanno un bassissimo contenuto naturale di teina, per cui possono essere consumati senza limitazioni di quantità.
Precauzioni d'uso
Poiché tutti i Tè contengono molti tannini, un consumo eccessivo può limitare l'assobimento del ferro.