Il Bergamotto, Citrus bergamia o Citrus aurantium sottospecie bergamia, è un agrume appartenente alla famiglia delle Rutaceae. È un piccolo albero coltivato, alto fino a 3-4 metri, dai rami un po' penduli, foglie persistenti lucide e consistenti con picciolo leggermente alato; i fiori bianchi emanano un gradevole e intenso profumo. Il frutto, color giallo-limone a maturazione, chiamato anch'esso Bergamotto come la pianta, è un po' più piccolo di una comune Arancia, di forma sferica o piriforme, con buccia sottile ricca di ghiandole oleifere; contiene 10-15 spicchi dal sapore acidulo e amarognolo.
L'origine di questo agrume non è certa, sembrerebbe derivare per mutazione genetica da specie preesistenti come
Limone,
Arancio amaro, o Limetta, oppure verosimilmente è un ibrido. Botanicamente è classificato da alcuni botanici come specie a sé (Citrus bergamia), mentre altri lo considerano una sottospecie dell'Arancio amaro (Citrus aurantium sottospecie bergamia). Il nome deriverebbe dal turco "beg armundi" = "Pero del Signore".
In Italia è coltivato soprattutto in Calabria, dove ha trovato il suo habitat più favorevole, probabilmente importato dalle isole Canarie da Cristoforo Colombo, o, secondo altri, arrivato dalla Cina o dalla Grecia. Anche se è coltivato in varie parti del mondo, la qualità dell'olio essenziale estratto dai Bergamotti calabresi non è paragonabile a qualunque altro.
Proprietà e Indicazioni
A scopi fitoterapici si utilizza soprattutto il frutto, la cui scorza contiene un olio essenziale ricco di terpeni, presente anche nei fiori e nei giovani rametti. L'olio essenziale di Bergamotto è particolarmente usato in profumeria per la sua nota agrumata molto fresca; è un componente fondamentale dell'Acqua di Colonia; inoltre è utilizzato nei diffusori di essenze per profumare l'ambiente. Esso ha anche proprietà
antisettiche,
antispasmodiche e
stomachiche, antinfiammatorie, disinfettanti,
cicatrizzanti.
È consigliato in caso di infezioni intestinali, del cavo orale e faringeo, e della pelle, oltre che per
astenia,
dispepsia,
meteorismo, colon irritabile.
L'uso dell'olio essenziale è consentito solo se privato, mediante il processo di defurocumarinizzazione, degli psoraleni e bergapteni, sostanze furocumariniche fototossiche, fotomutagene, fotosensibilizzanti e cancerogene.
Si può utilizzare anche la polpa del frutto a spicchi nelle insalate, o a fette con la buccia nel
Tè come aromatizzante. Il succo, reso amaro dalla presenza di naringina, ha un alto contenuto in
polifenoli, dalle proprietà anti-
colesterolemiche, attribuite in particolare alla brutieridina e melitidina, considerate sostanze con attività simile alle statine (statin-like). Il succo del Bergamotto è ricchissimo di acido citrico, rendendo il Bergamotto una fonte naturale di questa sostanza.