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SINDROME DELL'INTESTINO PERMEABILE: CAUSE, SINTOMI E RIMEDI NATURALI

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La Flora Batterica Intestinale e i Probiotici


Sindrome dell'intestino permeabile o gocciolante
E' ormai accertato che la funzionalità dell'apparato digerente, e particolarmente quella intestinale, ha una influenza diretta sulla salute di tutto l'organismo, il quale dipende per molti aspetti dalla salute di questo peculiare organo.
E' noto che esiste una reciproca interdipendenza fra intestino e cervello, il quale è in grado di modificare l'equilibrio del microbiota intestinale, l'importantissimo insieme di microrganismi che "abitano" dentro e sulla superficie dell'intestino e vivono in simbiosi col corpo umano, "dialogando" continuamente con esso, sia a livello delle cellule sulle quali risiede, che con organi distanti, realizzando una comunicazione a doppio senso: dal corpo al microbiota, e dal microbiota ai nostri tessuti e organi.

Il microbiota intestinale umano, con la sua spiccata variabilità genetica (microbioma), regola e partecipa a molteplici attività metaboliche e nutrizionali, e inoltre influenza gli stati psicologici interagendo con il Sistema Nervoso Centrale, mediante uno scambio di informazioni condizionato dal sistema psico-neuro-immuno-endocrino, attraverso il rilascio di ormoni, l'azione sul nervo vago e, con la sua influenza sul sistema immunitario, coopera con esso e ne stimola la risposta costituendo una barriera contro i patogeni, proteggendoci da molte malattie e migliorando il nostro stato di salute e il nostro benessere.

Già nel 400 a.C. Ippocrate affermava che "tutte le malattie hanno origine nell'intestino" e non è un caso che, alla luce di moderni studi, l'intestino è stato definito il "secondo cervello".

Sindrome dell'Intestino Irritabile - IBS



Sindrome del colon irritabile
La corrispondenza fra cervello e intestino può divenire talvolta conflittuale, nel senso che l'intestino può inviare al cervello segnali che interferiscono con la nostra quotidianità e complicano la vita con l'instaurarsi di infiammazioni a livello intestinale, che nella loro complessità e variabilità sono caratterizzate da gonfiore, dolore, distensione e fastidi addominali, irregolarità intestinali (stipsi, diarrea o alternanza di entrambe), e sono definite col nome di "Sindrome dell'Intestino Irritabile" (IBS, Irritable Bowel Syndrome) o "Sindrome del Colon Irritabile", che molti comunemente chiamano colite e che si presenta al di fuori di qualunque lesione organica, parassitaria o infiammatoria e va perciò distinta dalle coliti vere e proprie come rettocoliti e coliti ulcerose, che richiedono trattamenti specifici.

La Sindrome del Colon Irritabile è una sindrome funzionale caratterizzata da dolori addominali, con dolori di tipo spastico localizzati all'addome, accompagnati talvolta da disturbi dispeptici quali nausea, senso di pienezza e meteorismo, ad andamento cronico o ricorrente, essendo connessa alla natura ansiosa dell'individuo, in quanto è spesso lo stress alla base di questo disturbo, poiché le funzioni digestive, e il colon in particolare, sono regolate dal Sistema Neurovegetativo, la parte del sistema nervoso non controllabile dalla volontà, molto sensibile alle emozioni e alle stimolazioni psichiche.

In presenza di uno stress che l'organismo percepisce come eccessivo, il Sistema Neurovegetativo può reagire con una esagerata iperattività, tale da causare vari disturbi, fra i quali sono molto frequenti i disturbi digestivi e le alterazioni della fisiologia del colon, che rappresentano in definitiva le somatizzazioni viscerali delle nostre ansie.

Probiotici
La Sindrome dell'Intestino Irritabile dunque è di chiara origine psicosomatica ed è associata allo stato ansioso del soggetto che la patisce: essa costituisce un vero e proprio campanello di allarme lanciato dall'organismo tramite la sofferenza del colon, che si è dimostrato particolarmente sensibile alle emozioni, allo stress, alle paure, ma anche a molteplici altri fattori come alcuni farmaci, l'alcool, le malattie infettive e anche una scorretta alimentazione, seppure non sia dimostrato che un rigido regime dietetico sia determinante nel trattamento del colon irritabile, anche se è sempre opportuno evitare i cibi che sono individualmente mal tollerati, preferendo un'alimentazione sana, leggera, variata, e assicurandoci in modo particolare che le funzioni intestinali siano regolari e fisiologiche.

Per contrastare i disturbi causati dalla Sindrome dell'Intestino Irritabile, è sempre opportuno iniziare dal ripristino dell'equilibrio della flora simbionte benefica, con l'assunzione frequente e ripetuta ciclicamente, anche in prevenzione, di Probiotici e Prebiotici (FOS, fruttooligosaccaridi, che stimolano la produzione di batteri "buoni" nell'intestino), associati a piante lenitive, depurative, calmanti e protettive della mucosa intestinale, come Aloe vera, ricca di polisaccaridi, Camomilla e Melissa, ricche di polifenoli, e inoltre piante carminative come Finocchio e Cumino, oltre a resine derivate da Boswellia (Incenso), che formano un film protettivo che la protegge dal contatto con le sostanze irritanti.

Semi di Pompelmo
Semi di Pompelmo
L'azione antimicrobica e antinfettiva dei particolari polifenoli presenti nell'estratto dei semi di Pompelmo (GSE, Grapefruit Seed Extract), naringina, apigenina, esperidina, contribuisce all'equilibrio microbico con un'azione antibiotica e antimicotica selettiva contro numerosi batteri, funghi, virus, lieviti, muffe, parassiti, protozoi (come l'ameba), mentre la fibra alimentare solubile ricavata dal Mais contribuisce a normalizzare il transito intestinale e favorisce l'equilibrio della flora batterica intestinale; inoltre l'associazione con enzimi digestivi può aiutare l'attività di stomaco e intestino, completando l'azione di quelli secreti naturalmente, qualora siano carenti.

E' fondamentale anche, e non secondariamente, intervenire sullo stato di ansia che è verosimilmente alla base del disturbo con piante rilassanti mirate, che agiscano specificamente sul colon, come il Ficus carica in forma di gemmoderivato, che mitiga i disturbi di origine nervosa somatizzati a livello gastroenterico, normalizza le secrezioni e agisce con un effetto lenitivo sulle mucose, e può agire in sinergia con il Mirtillo, ricco di antociani, utile per la funzione urinaria e intestinale, e col macerato di Noce nella disbiosi intestinale; e inoltre la Melissa, dalle proprietà spasmolitiche della muscolatura liscia gastrointestinale, carminativa, rilassante e ansiolitica, indicata per i disturbi gastrici o intestinali su base nervosa, come dispepsie, gastralgie, lievi coliche intestinali.

Sindrome dell'Intestino Permeabile - LGS



Villi intestinali
Villi intestinali
La superficie intestinale, e nello specifico l'epitelio che ne riveste le pareti interne, costituisce la maggiore barriera che l'organismo contrappone all'ambiente esterno: anche se si potrebbe supporre erroneamente che essa sia rappresentata dalla cute esterna del corpo, la superficie intestinale è costituita da un epitelio dotato di innumerevoli (si stima tra 2000 e 4000 per centimetro quadro) estroflessioni digitiformi di 1 millimetro, i villi intestinali; considerando che su ogni villo compaiono migliaia di microvilli che nel complesso ne aumentano enormemente la superficie, si calcola che la superficie totale dell'epitelio intestinale superi i 300 metri quadri, che costituiscono perciò una imponente barriera, la maggiore interfaccia fra l'interno del nostro corpo e l'ambiente esterno, la cui funzione principale è l'analisi del cibo ingerito e l'assorbimento dei nutrienti da esso ricavati che forniscono il nutrimento all'organismo.

Esso inoltre reagisce "attivamente" a ogni sostanza ingerita, comunicando continuamente con il Sistema Nervoso Centrale e con tutto il corpo, realizzando una vera e propria barriera di difesa da tossine, agenti patogeni, antigeni di varia natura, e da qualunque sostanza, estranea o endogena, che possa indurre una reazione immunogena e potenzialmente dannosa.

In tale compito intervengono diversi fattori, fra i quali non si può ignorare la determinante funzione esercitata dal microbiota e dallo strato fisiologico di muco prodotto dall'intestino crasso (colon) aderente alle pareti intestinali, che funge da lubrificante per facilitare lo scorrimento delle feci, e inoltre protegge lo strato più interno delle pareti enteriche con le quali esse verrebbero direttamente a contatto, infiammandole e danneggiandole.

La difesa esercitata dalla barriera mucosale intestinale è solitamente molto selettiva nel controllo delle molecole che attraversano il lume intestinale, e impedisce il passaggio attraverso le pareti intestinali verso il circolo sanguigno di molecole e sostanze potenzialmente nocive per l'organismo.

Attualmente da molti ricercatori, specie quelli particolarmente interessati al rapporto fra l'alimentazione e le malattie, è stata posta particolare attenzione alla "funzione di barriera intestinale", poiché si è ipotizzato che, in particolari situazioni, in presenza di uno stato infiammatorio delle mucose intestinali, possa manifestarsi il deterioramento di tale barriera con l'appiattimento e il danneggiamento dei villi intestinali e un cedimento strutturale che rende la barriera intestinale troppo permeabile, poiché si indebolisce o viene meno l'adesione fra le cellule costituenti la barriera stessa, tra loro collegate tramite le cosiddette "giunzioni serrate" (tight junctions), compromettendo la funzione di barriera e lasciando passare nel circolo sanguigno sostanze allergizzanti, frammenti non digeriti di proteine (es. per la carenza di enzimi digestivi), antigeni alimentari, tossine, microorganismi patogeni e loro metaboliti, parassiti.

Disbiosi e infiammazione intestinale
Questo può portare ad uno stato di irritazione e sensibilità che sfocia in una estrema ipereccitabilità intestinale, e causa il fenomeno definito di recente "Sindrome dell'Intestino Permeabile" ("Leaky Gut Syndrome" o LGS, da alcuni definito anche "intestino gocciolante"), fenomeno che può indurre una reazione anomala a tali sostanze estranee da parte del sistema immunitario, che le contrasta inducendo fenomeni autoimmuni sia verso la stessa barriera intestinale, ma anche contro cellule appartenenti ad altri organi o distretti corporei, rappresentando i prodromi per lo sviluppo di patologie cronico-degenerative, invecchiamento cellulare precoce, eccetera.

Le cause dell'intestino permeabile sembrerebbero da imputare quindi a uno stato infiammatorio dell'intestino determinato da diverse cause, quali la cattiva alimentazione e l'uso frequente di cibi confezionati di scarsa qualità e carichi di additivi e conservanti, gli eccessi alimentari e gli alimenti che causano fermentazione e distensione addominale, la presenza di tossine negli alimenti, lo stress prolungato, l'abuso di sostanze lassative e di alcuni farmaci come i FANS e gli antibiotici, che possono causare la disbiosi intestinale, intendendo con tale termine lo stato di squilibrio del microbiota, originato dall'eccessiva presenza nel lume intestinale di "batteri cattivi" che per svariati motivi riescono a proliferare nell'intestino a discapito di quelli "buoni", provocando anche la riduzione dello strato mucoso protettivo e la conseguente irritazione dell'epitelio intestinale, che può perciò divenire permeabile, innescando una reazione a cascata del sistema immunitario.

L'alterazione della permeabilità intestinale è oggi fortemente sospettata di essere all'origine della manifestazione di varie patologie, fra cui allergie, intolleranze alimentari, intolleranza al glutine e celiachia, e probabilmente anche malattie autoimmuni, che si possono manifestare con una risposta immunitaria amplificata, a cui diversi ricercatori attribuiscono la causa di alcuni disturbi, quali difficoltà digestive, mal di testa, problemi articolari, stanchezza cronica e apparentemente immotivata, dermatite, fino a giungere, nei casi più gravi alla sindrome metabolica, all'obesità, alla steatosi epatica, e infine anche a fenomeni correlati alla sfera psicologica come tristezza e stati d'ansia persistenti, irritabilità, e finanche depressione.

I sintomi da non ignorare per i quali si può ipotizzare l'esistenza di una permeabilità intestinale sono ovviamente l'intestino sensibile e irritabile, la presenza di diarrea o stipsi, anche alternate, uno stato di iperattività o, al contrario, stanchezza cronica immotivata, stati di ansia persistenti, ipotiroidismo, che può influire sulle funzioni intestinali causando infiammazione e possibile diarrea recidivante.

Sarà il dialogo col medico curante e la sua valutazione dei sintomi, talvolta in contrasto fra loro, a verificare se essi siano da attribuire a una sofferenza intestinale causata dalla Sindrome dell'Intestino Permeabile.

Prodotti naturali utili contro la sindrome dell'intestino permeabile



Per ovviare a tale eventualità, è indispensabile innanzi tutto mantenere in buono stato la flora batterica intestinale (microbiota), mediante uno stile di vita sano che includa una dieta equilibrata e un'attività fisica regolare.

Ma se la patologia si è ormai instaurata, il primo passo per cercare di rimediare a un intestino permeabile è l'assunzione, frequente e ripetuta nel tempo, di Probiotici e Prebiotici, quando lo stress, una dieta disordinata, alcuni farmaci, e altre cause abbiano causato una disbiosi, cioè l'interruzione dell'equilibrio fra la popolazione batterica benefica e quella nociva, con conseguente sofferenza intestinale e l'instaurarsi di disturbi che possono contribuire ad abbassare le difese immunitarie e accrescere il rischio di insorgenza di svariate patologie.

Hericium erinaceus
Fungo Hericium erinaceus
Si può inoltre associare una integrazione di piante specifiche come il fungo medicinale Hericium erinaceus, considerato tradizionalmente il fungo dell'apparato digerente e del sistema nervoso.
L'Hericium, che favorisce le funzioni di tutto il sistema digerente e la regolarità intestinale, è utilizzato da millenni dalla medicina tradizionale cinese per problematiche gastrointestinali e per la protezione contro le lesioni delle mucose, oltre che per potenziare le difese dell'organismo.
L'Hericium può essere utilmente associato alla vitamina C, che aiuta a rompere i legami polisaccaridici complessi in parti più piccole, meglio gestibili e assorbibili dall'organismo.

Anche l'aminoacido L-Glutamina gioca un ruolo primario nell'integrità delle pareti e dei villi intestinali, le strutture che assicurano l'assorbimento dei nutrienti e, associata a molecole antiossidanti derivate dal Ginkgo biloba, dal Verde, dalla Quercetina, e a vitamine del gruppo B, quali biotina, vitamina B5, acido folico, favorisce la fisiologica condizione delle cellule epiteliali intestinali e il trofismo delle mucose.

Alga Klamath
Alga Klamath
L'alga Klamat, Aphanizomenon flos aquae, una microalga selvatica verde-azzurra, rappresenta un esempio di eccezionale completezza nutrizionale in forma biodisponibile e altamente assimilabile: recenti studi hanno evidenziato che possa contribuire a sostenere la vitalità dei batteri intestinali simbionti, favorendo l'eubiosi e di conseguenza la normale e fisiologica permeabilità intestinale, che consente il passaggio verso il circolo sanguigno solo delle molecole vantaggiose.

In conclusione, la Sindrome dell'Intestino Permeabile è oggi fortemente sospettata di essere all'origine della manifestazione di varie patologie, quali allergie e intolleranze alimentari, e può scatenare una reazione immunologica atipica individuale ed esasperata nei confronti di sostanze con cui si viene a contatto mediante l'aria, l'acqua, il cibo, la pelle, sostanze che risultano normalmente innocue per la maggior parte delle persone: possiamo perciò indubbiamente ribadire il concetto che la difesa dell'organismo inizia anche dall'intestino.

Dott.ssa Marina Multineddu

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