Il Noce, Juglans regia, è una albero maestoso e molto longevo appartenente alla famiglia delle Juglandaceae, originario dell'Asia, dove vive bene sulle pendici dell'Hymalaia. Da reperti archeologici si deduce che i frutti del Noce erano utilizzati come alimento già 9000 anni fa. Il nome Juglans deriva dal latino "Jovis glans = la ghianda di Giove", poiché gli antichi Romani consacrarono questo albero agli dei.
Il Noce è stato introdotto in Europa e in Italia, dove si è naturalizzato, in epoca antichissima. I suoi frutti
eduli hanno lo stesso nome della pianta, per cui col nome di Noce si può indicare sia l'albero, il Noce, che il frutto, la Noce, una drupa composta da un esocarpo carnoso verde, il mallo, che seccandosi scurisce e si apre liberando l'endocarpo legnoso (drupa), composto da due valve ovali globose, che rappresenta il frutto vero e proprio contenente il seme dicotiledone, o gheriglio, la parte edule dall'aspetto cerebriforme (simile alle circonvoluzioni del cervello).
L'albero ha un tronco solido e imponente, è alto fino a 30 metri con un'ampia chioma di foglie composte caduche color verde scuro, più chiaro nella pagina inferiore. La pianta è monoica, porta quindi sullo stesso individuo fiori unisessuati maschili (infiorescenze ad amento pendulo) e femminili, solitari o riuniti in mazzetti di 2-3, e che compaiono in epoche differenti. Il Noce cresce solitario, poiché le radici producono una micotossina e inoltre le foglie cadute rilasciano nel terreno tannini e juglone, sostanze che limitano lo sviluppo di altri vegetali nelle sue vicinanze: questo avvantaggia il Noce nell'usufruire pienamente delle sostanze nutritive del terreno circostante.
Tutte le parti del Noce sono utilizzate dall'uomo, ciascuna per le sue proprietà: oltre ai frutti eduli, l'albero è sfruttato anche per il legno duro molto pregiato, dal colore caratteristico definito "color noce" con belle venature, per l'industria dei mobili.
Dal punto di vista officinale, la
droga, cioè la parte di pianta contenente principi attivi salutari, è principalmente il frutto, consumato solitamente come varietà di frutta secca. Le Noci sono considerate alimenti nutraceutici, poiché sono ricche di acidi grassi essenziali linoleico e linolenico, utili per mantenere bassi livelli di
colesterolo e migliorare la funzionalità e l'elasticità dei vasi sanguigni; contengono inoltre arginina, fosforo, potassio, magnesio, calcio, ferro e zolfo, vitamine B1, B2, B6, ed E. L'arginina è un
vasodilatatore endogeno che influisce positivamente nella regolazione della pressione sanguigna, e perciò molto utile nella prevenzione dell'
arteriosclerosi. Le Noci dovrebbero perciò essere inserite nella dieta quotidiana, purché in sostituzione di altri grassi nocivi, come quelli animali ricchi di colesterolo, tenendo presente il loro alto contenuto calorico.
Dai gherigli si ottiene, per spremitura, un olio utilizzato, sebbene raramente per la sua facilità a irrancidire, come olio alimentare, e anche come "olio siccativo" per pitture a olio. Dalle Noci ancora giovani e immature con ancora il mallo fresco si ricava il Nocino, un liquore tipico, con versioni differenti, di alcune zone dell'Italia e dell'Europa.
In campo erboristico il mallo, cioè la membrana esterna del frutto, contenente juglone e tannini, è utilizzato per le sue proprietà
antisettiche, antinfiammatorie,
astringenti e coloranti, come ingrediente di shampoo, o come impacco, preparato col mallo essiccato e macinato in polvere finissima. L'impacco con polvere di mallo di Noce ha proprietà sebo-equilibranti e astringenti delle ghiandole sebacee, è indicato per capelli dalla cute untuosa, ed è utilizzato per esaltare la colorazione scura nei capelli castani o bruni, oppure, miscelato all'
Hennè naturale (Lawsonia inermis), per mitigare la colorazione rosso acceso che esso conferisce ai capelli bianchi. Dalla spremitura del mallo fresco si ricava l'olio di Noce, molto apprezzato dall'industria cosmetica per le sue proprietà abbronzanti, poiché stimola la produzione di melanina.
Anche le foglie trovano impiego fitoterapico per il loro contenuto in juglone, tannini,
flavonoidi, vitamina C, dalle proprietà astringenti usate nell'insufficienza venosa, come antibatterico a livello della pelle e dei bronchi. Il gemmoderivato, o macerato glicerico, delle foglie del Noce è consigliato per il benessere di trachea e bronchi, per acne,
eczema, lesioni cutanee sierose, manifestazioni forforose e pruriginose del cuoio capelluto. I tannini sono utilizzati per la concia delle pelli.