Il Boldo, Peumus Boldus, sinonimo di Pneumus boldus, Boldea fragrans, Boldus boldus, è un arbusto sempreverde originario del Cile, della Bolivia e del Perù, appartenente alla famiglia delle Monimiaceae, attualmente coltivato anche in Algeria, Tunisia, Marocco.
La
droga, cioè la parte di pianta contenente i principi attivi, è costituita dalle foglie, che si possono raccogliere tutto l'anno.
Le foglie, coriacee e ruvide, sono ricche degli oli essenziali cineolo e ascaridolo, che conferiscono alla pianta un odore aromatico penetrante e pungente, del glucoside boldoglucina, e dell'alcaloide boldina, da cui derivano le proprietà terapeutiche, soprattutto
coleretiche e
colagoghe.
E' utilizzato da secoli nella tradizione popolare delle zone montuose Andine per le sue proprietà capaci di stimolare le funzioni epato-biliari e gastro-intestinali.
Proprietà e Indicazioni
Il Boldo ha un'azione elettiva sulla secrezione biliare, poiché agisce come fluidificante della bile, di cui aumenta la secrezione e diminuisce la viscosità; inoltre esercita un'attività
diuretica, è leggermente
sedativo a livello del sistema nervoso centrale, oltre che
antispasmodico intestinale e
miorilassante, proprietà che può essere utile per ridurre le contrazioni oculari nel
blefarospasmo.
Utilizzato nelle turbe dispeptiche, nell'insufficienza biliare, come
antiepatotossico, nell'
anoressia, poiché favorisce la secrezione gastrica e migliora la digestione dei grassi.
Utile anche nella
stipsi, poiché l'aumento dei sali biliari nell'intestino favorisce le funzioni intestinali, amplificando l'azione
lassative delle droghe
antrachinoniche come la
Senna e la
Frangula, a cui può essere associato nelle tisane lassative, allo scopo di ridurre il loro dosaggio.
Precauzioni d'uso
Evitare l'uso prolungato. A dosaggio elevato può causare diarrea.
In presenza di calcoli biliari nella cistifellea, può esservi il rischio di scatenare una
colica, se i calcoli sono posizionati in modo da ostruire i dotti escretori della bile.
Il Boldo può potenziare l'azione dei lassativi
antrachinonici. Sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento.