La
droga è costituita dal frutto di Schizandra chinensis, sinonimi Schizandra japonica e Maximowiczia chinensis (fam. Schisandraceae), pianta originaria della Cina e del Tibet.
Il suo scopritore, il Maximovicz, dell'orto botanico di Pietroburgo, la coltivò nella Russia settentrionale dove, dopo un avvio stentato, si ambientò nel clima rigido di quelle regioni, raggiungendo anche un notevole sviluppo. La pianta è una liana fruttifera il cui frutto, di colore rosso-scarlatto e di sapore acidulo, è commestibile e viene chiamato anche "bacca dai cinque sapori", per la qualità acida, salata, leggermente piccante e con retrogusto prima dolce e poi amaro. E' consumato in piccole quantità per la polpa acidula e impiegato nella preparazione di salse per accompagnare verdure e carni, soprattutto selvaggina.
Il nome Schizandra deriva dal greco 'schizein' = dividere e 'anèr, andròs' = uomo, e allude al fatto che il fiore presenta i sacchi pollinici, che sono gli organi riproduttivi maschili, spaziati e divisi.
Proprietà e Indicazioni
La Schisandra agisce come
adattogeno in condizioni di affaticamento fisico e mentale, ma anche come
antiossidante in caso di disturbi metabolici prevalentemente a carico del fegato, con accumulo di
cataboliti e aumento degli eventi ossidativi che hanno come conseguenza una maggior produzione di
radicali liberi.
Immunostimolante, in particolare contro le infezioni virali.
Si utilizza contro l'invecchiamento in generale, soprattutto in caso di eccessivo dispendio di energie; può essere utilizzata a tutte le età, anche da persone giovani sottoposte a stress fisici o psichici.