La
droga è costituita dai semi del Linum usitatissimum L. (fam. Linacee), erba annuale alta da 30 centimetri ad un metro, largamente coltivata (la specie spontanea selvatica è il Linum angustifolium Huds., oggi quasi sconosciuta allo stato spontaneo) per la produzione dei semi, dell'olio e della fibra.
Le piante si recidono alla base in agosto-settembre; si fanno essiccare, quindi si battono per separarne i semi.
Proprietà e Indicazioni
Il Lino è
emolliente e protettivo delle mucose,
lassativo meccanico. A contatto con l'acqua i semi si gonfiano e diventano viscidi per le mucillagini contenute nelle cellule epidermiche del tegumento.
È indicato per infiammazioni delle vie urinarie, infiammazioni del tubo gastroenterico,
stipsi cronica. È utilizzabile anche durante la gravidanza e l'allattamento.
I semi di Lino possono essere utilizzati come infuso e come macerato. L'olio di Lino si estrae per pressione a freddo dai semi polverizzati; è ricchissimo di acidi grassi polinsaturi, molto attivi per combattere le
ipercolesterolemie e le
ipertrigliceridemie.
Precauzioni d'uso
La farina di semi di Lino irrancidisce facilmente; infatti l'uso esterno per
cataplasmi di farina di vecchia data espone a
dermatosi, provocate dall'irrancidimento dell'olio. Alcuni autori sconsigliano l'utilizzo della farina di Lino per uso interno, a causa di possibili tossicità di alcune sue componenti. I semi interi, invece, non vengono digeriti e, dunque, possono essere assunti per bocca senza preoccupazione alcuna.
Bisogna anche tenere presente che le mucillagini, se assunte contemporaneamente a farmaci o ad integratori minerali o vitaminici, possono ridurne l'assorbimento; quindi è bene aspettare almeno un'ora dopo la loro assunzione prima di ingerire i semi mucillaginosi, rispettando i dosaggi, che non devono essere mai eccessivi, per evitare squilibri idrici e salini.