La Canfora è una sostanza terpenica che si estrae dal legno di Cinnamomum camphora, sinonimo di Camphora camphora e Laurus camphora, o Canforo o Cinamomo, un grande albero sempreverde, originario dell'Asia orientale, appartenente alla famiglia delle Lauraceae. È utilizzato come pianta ornamentale nei parchi e in grandi giardini, poiché può diventare millenario, sviluppando un tronco massiccio e possente, raggiungendo fino a 40-50 metri di altezza. Presenta foglie ovali color verde scuro, spesse e coriacee, piccoli fiori bianchi riuniti in infiorescenze e frutti a drupa inizialmente rossicci, che a maturazione diventano neri. In Giappone, Cina e Taiwan il Canforo cresce allo stato spontaneo; in Italia si è ben ambientato nelle zone a clima temperato-caldo, ma lo si trova solo se coltivato. Un esemplare particolarmente degno di nota si trova nei giardini del palazzo Borromeo nell'isola Bella del lago Maggiore, impiantato nel 1820 dal conte Vitaliano Borromeo; un altro si trova nel Parco di Capodimonte a Napoli; entrambi sono considerati esemplari di valore storico e monumentale.
Proprietà e Indicazioni
L'albero Cinnamomum camphora contiene in tutte le sue parti cellule oleifere, concentrate in maggior quantità nel legno del tronco e delle radici, soprattutto in piante di circa 50-60 anni di età, che secernono una resina utilizzata per le sue proprietà fitoterapiche.
Dal legno triturato si estrae la Canfora (camphora, denominata chetone del borneolo dalla farmacopea ufficiale), tramite distillazione in corrente di vapore e successiva sublimazione, da cui si ottengono cristalli bianchi traslucidi dall'odore aromatico caratteristico, solubili in alcool, cloroformio ed etere, mentre in acqua risultano poco solubili.
La Canfora ha proprietà medicinali utilizzate per il trattamento sintomatico delle malattie respiratorie, ad uso inalatorio come fluidificante delle secrezioni catarrali,
espettorante e
spasmolitico bronchiale.
L'uso locale, in creme, unguenti, cerotti, soluzioni oleose per massaggi, è indicato per l'azione rubefacente,
iperemizzante e
revulsiva, con un'azione antireumatica e
analgesica contro i dolori articolari, muscolari e reumatici.
Per via interna, ha proprietà
vasodilatatrici coronariche, che ne giustificherebbe l'uso come
tonico cardiaco, ma attualmente l'uso interno è desueto, poiché la Canfora, se ingerita, è tossica a dosi molto basse.
Attualmente la Canfora è prodotta in larga misura anche industrialmente con metodi di sintesi, per svariati usi: ad esempio come antiparassitario e
antisettico per preservare gli indumenti di lana dalle tarme.
Precauzioni d'uso
La Canfora può causare reazioni cutanee eczematose se applicata direttamente sulla cute; non deve essere applicata sul viso e ne è sconsigliato l'uso per neonati o bambini, nei quali può provocare reazioni di laringospasmo e convulsioni.