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Haematococcus pluvialis

Haematococcus pluvialis
L'Haematococcus pluvialis (sinonimi Haematococcus lacustris, Sphaerella lacustris) è una microalga verde di acqua dolce, unicellulare, fotosintetica, ubiquitaria, appartenente alla famiglia delle Haematococcaceae e alla classe delle Chloroficeae, che vive nelle acque temperate di tutto il mondo.

Il termine di genere Haematococcus deriva dal latino emato (= sangue) e coccus (= piccola sfera), che allude alla sua forma e al colore rosso dovuto al contenuto in astaxantina, quindi Haematococcus pluvialis = "sferetta di sangue delle piogge" in quanto l'appellativo di specie pluvialis deriva da pluvia (= pioggia), poiché il suo habitat naturale è costituito da pozze di acqua piovana, laghi, fiumi, raccolte d'acqua dolce e, nella sua forma di cisti, l'Haematococcus pluvialis è responsabile del colore rosso molto acceso che si può notare sul fondo di pozzanghere e abbeveratoi per animali, dove asciugandosi forma una crosta di colore sanguigno.

Caratteristica è la presenza di Haematococcus pluvialis nelle vasche d'acqua salata con diverso grado di salinità delle saline, dove può sopravvivere, nonostante sia un'alga di acqua dolce, assumendo uno stato cellulare particolare: la cisti appunto, assimilabile alle spore.

Il ciclo vitale di quest'alga è costituito da diverse tipologie cellulari e si può trovare in differenti morfologie: se si trova nello stato vegetativo è costituita da cellule sferoidali verdi dotate di 2 filamenti mobili (flagelli), quando le condizioni ambientali sono favorevoli alla crescita le cellule si dividono generando cellule figlie caratterizzate da grande mobilità.

Viceversa, quando sopraggiungono condizioni ambientali avverse e stressogene, ad esempio eccessiva intensità della luce, aumento della salinità dell'acqua, come avviene appunto nelle saline, carenza di nutrienti o qualunque altro fattore che comporti uno stress ossidativo, le cellule perdono i flagelli, cessano di dividersi e di muoversi e mettono in atto un processo definito "incistamento", nel quale le pareti cellulari si ispessiscono fino a formare un rivestimento protettivo, la cisti, forma cellulare vegetale che consente la sopravvivenza in condizioni ambientali chimico-fisiche estreme.

In questa fase le cellule producono in forma autonoma lipidi contenenti notevoli quantità di diversi carotenoidi, in particolare Astaxantina, una xantofilla potente antiossidante, foto-protettiva e anti-infiammatoria che salvaguarda le cellule e le spore dai danni prodotti dall'eccessiva irradiazione solare e dallo stress ossidativo cui l'ambiente sfavorevole delle saline le sottopone, proteggendone il DNA dai danni causati dai raggi UV e dall'azione deleteria dei radicali liberi e dei ROS (Specie Reattive dell'Ossigeno) con una potenza antiossidante superiore fino a 10 volte rispetto a quella di altri carotenoidi, come Betacarotene, Luteina e Zeaxantina, e anche delle vitamine C ed E.

In natura l'Astaxantina si ritrova, attraverso la catena alimentare, come pigmento rosso in numerosi organismi viventi come i crostacei (aragoste, granchi, krill), i pesci che se ne cibano come salmoni, trote salmonate, e nei fenicotteri rosa che, in cima alla catena alimentare assumono la caratteristica pigmentazione roseo-rossa del piumaggio proprio in virtù del loro tipo di alimentazione, che include i piccoli crostacei, oltre che le alghe verdi come la Dunaliella salina, contenente a sua volta notevoli quantità di carotenoidi.


Proprietà e Indicazioni



Per l'abbondanza della sua produzione nelle cellule incistate, dall'Haematococcus pluvialis si estrae l'Astaxantina, che riveste un notevole interesse poiché trova numerose applicazioni in campo alimentare, nutraceutico, farmaceutico e cosmetico.

Va sottolineato che l'Astaxantina prodotta chimicamente come molecola sintetica, utilizzata come additivo per mangimi in acquacoltura, per conferire la colorazione rosata ai pesci di allevamento (trote, salmoni) e renderli simili a quelli selvatici, ha caratteristiche non equiparabili a quelle salutari e antiossidanti distintive di quella naturale, per cui i pesci di allevamento non acquisiscono le stesse proprietà benefiche di quelli che vivono in natura alimentandosi di Haematococcus pluvialis e quindi di Astaxantina naturale.

L'Astaxantina sintetica ha infatti un profilo molecolare assai differente da quella naturale, non genera benefici salutari per cui non ne è ammesso l'uso come integratore per uso umano.
Non essendo prodotta dal metabolismo umano, l'Astaxantina naturale deve necessariamente essere introdotta con la dieta o mediante integratori.

L'Astaxantina agisce da "spazzino" dei radicali liberi e aiuta a prevenire e limitare la perossidazione lipidica, proteggendo le membrane cellulari entro le quali si colloca, mentre le sue proprietà lenitive contribuiscono ad alleviare le ulcere gastriche.

Una integrazione di Astaxantina svolge un ruolo positivo come protezione dalle patologie cardiovascolari e neurodegenerative (anche grazie alla capacità dell'Astaxantina di attraversare la barriera emato-encefalica), in virtù della sua notevole proprietà antiossidante che ostacola lo stress ossidativo e i danni provocati dai radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento e della degenerazione cellulare, apportando una protezione anti-aging (anti età) all'encefalo, migliorando la memoria e le funzioni cerebrali.

Inoltre, protegge gli occhi per la capacità di attraversare anche la barriera emato-retinica, fornisce una protezione antinfiammatoria e difende dalle patologie ossidative come la cataratta, è utile per il corretto trofismo dei vasi retinici e della rètina, in particolare a protezione da maculopatie e degenerazioni che possono colpire la "màcula", la zona più nobile della retina ricca di fotorecettori, determinante per la visione chiara, nitida e particolareggiata dell'area entrale del campo visivo, indispensabile per attività come la lettura, la scrittura, la guida di veicoli, il riconoscimento dei volti.

Anche la cosmesi si avvale dell'Astaxantina estratta dall'Haematococcus pluvialis, per la capacità di questa molecola di proteggere la pelle dal photo-aging (l'invecchiamento precoce determinato dall'esposizione ai raggi solari ultravioletti), per la formulazione di creme per viso, mani, labbra, zone delicate di viso e corpo e in particolare per i prodotti solari, per contribuire a preservare l'integrità del derma e delle sue strutture, e controllare il ricambio cellulare degli stati più superficiali dell'epidermide.
Haematococcus pluvialis


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