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Chaga

Chaga
Il fungo medicinale Chaga, Inonotus obliquus, appartenente alla famiglia delle Hymenochaetaceae, cresce come parassita di alberi tipici dei climi freddi, in particolare le Betulle, nelle regioni dell'emisfero boreale come il Nordest Europeo, le foreste della Russia Siberiana e della Cina settentrionale, il nord del Giappone (isola di Hokkaido), la Corea, e inoltre nel Nord America in Canada. La sua struttura è particolare in quanto, per le basse temperature in cui si sviluppa, cresce molto lentamente e appare come una eruzione che protrude dalla corteccia, formando, al posto del classico corpo fruttifero tipico di molti funghi, uno scleròzio (dal greco skleròtes = durezza), cioè una massa di micelio costituito da ife strettamente intrecciate, formanti un agglomerato irregolare, capace di resistere alle avverse condizioni ambientali formando una scorza spessa e dura di colore scuro, quasi nero per l'alta concentrazione di melanina bruno-rossiccia, così da spiccare visibilmente sulla corteccia biancastra delle Betulle, mentre all'interno appare di colore bruno-dorato.
Quando il fungo viene fatto essiccare, la sua polpa può essere utilizzata come esca per accendere il fuoco, poiché basta una scintilla per farla ardere con una combustione lenta e regolare: gli indiani Cree, nativi americani originari del Canada, lo chiamavano "Pesogan" e lo utilizzavano sia per il fuoco che nei loro rituali, e lo assumevano come medicina per il dolori articolari artritici. Esso inoltre era utilizzato in Russia nella medicina popolare per trattare ulcera, gastrite e varie malattie degenerative.
Il Chaga, per la sua durezza, è chiamato anche "Poliporo clinker" (clinker = tipo di laterizi molto duri e resistenti).
Questo fungo trae il suo nutrimento dall'albero ospite, poiché, per l'assenza di clorofilla nell'organismo, è incapace di operare la fotosintesi clorofilliana e quindi di produrre il proprio nutrimento partendo da sostanze inorganiche.


Proprietà e Indicazioni



Il fungo Chaga è utilizzato nella micoterapia, la medicina tradizionale cinese e giapponese che vanta una storia millenaria nell'ambito di conoscenze nella prevenzione e nella cura di molte patologie.
Contiene sostanze triterpeniche, acido betulinico, steroli, melanina, composti polifenolici e polisaccaridi, chitina, alfaglucani, betaglucani, antiossidanti, in particolare SOD (SuperOssidoDismutasi).
Il Chaga contiene la più alta percentuale di SOD fra tutti i nutraceutici conosciuti, fino a cinquanta volte di più degli altri funghi medicinali. La SOD, un enzima fondamentale per la sua potente azione antiossidante, preserva i tessuti dall'invecchiamento mantenendo un corretto stato ossidoriduttivo cellulare, favorendo l'elasticità delle membrane cellulari, e contribuendo a contrastare e prevenire le patologie degenerative nelle quali l'ossidazione cellulare e i radicali liberi svolgono un ruolo determinante. Queste proprietà sono potenziate dalla presenza dei composti polifenolici e dei polisaccaridi.
Le principali proprietà medicinali dell'Inonotus obliquus sono antivirali, antiaggreganti, antiossidanti, immunostimolanti, antinfiammatorie, adattogene, ipoglicemizzanti, oltre a favorire e ottimizzare l'assorbimento dei principi attivi contenuti in altri funghi medicinali, ai quali è spesso associato.
Il Chaga, stimolando il sistema immunitario, ha un'azione immunomodulante che può potenziare la risposta immunitaria, con un ruolo protettivo che può contribuire a prevenire e a rallentare la progressione delle patologie neurodegenerative. Inoltre, per il suo effetto adattogeno, consente all'organismo di aumentare la resistenza a stress di varia natura, sia fisica che psichica.
L'azione antiossidante può proteggere la pelle dall'azione dannosa dei raggi UV, perciò il fungo può essere utilizzato anche nei cosmetici e cosmeceutici per aumentare la sintesi del collagene, proteggere la pelle dalle radiazioni solari, evitandone l'ispessimento e la comparsa di rughe, e rallentandone la senescenza.
La scoperta del Chaga da parte degli Europei si deve al fatto che lo scrittore premio Nobel Alexander Solzhenitsyn, nel suo libro autobiografico intitolato "Padiglione cancro", attribuisce la sua guarigione da questa malattia al decotto di Chaga, nonostante il fallimento delle cure ufficiali.
Attualmente non esistono prove certe che questo fungo possieda proprietà antitumorali, tuttavia la sua associazione alle terapie mediche chemioterapiche tradizionali può contribuire a ridurre i disagi che esse provocano, a diminuirne gli effetti collaterali e a migliorare lo stato di salute stimolando il sistema immunitario.
Questo fungo potrebbe essere commestibile, se il suo sapore molto amaro non ne limitasse il gradimento, ma esso è utilizzato come infuso del fungo intero, come un tè.
Chaga


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