La Consolida, Synphytum officinale, chiamata anche Consolida maggiore, Sinfito o Simfito, Orecchia d'asino, Borrana selvatica, Naro, Alo, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Borraginaceae (o Boraginaceae), alta solitamente da 40 centimetri a 1 metro.
Sembra che il nome di genere Synphytum sia stato proposto da Dioscoride, medico, botanico, e farmacista greco, per la probabile derivazione dal termine "symphuo = saldare" in relazione alla presunta capacità di questa pianta di saldare le fratture ossee, così come il nome di genere Consolida che si ritrova in Plinio il Vecchio (autore della "Naturalis Historia", Storia Naturale, una imponente enciclopedia delle scienze naturali), probabile traduzione dello stesso termine greco, a conferma dell'uso tradizionale per consolidare le fratture.
La Consolida ha un fusto eretto quadrangolare ad andamento zigzagante, ramificato, con ampie foglie ovali, spesse, ruvide, vellutate o ricoperte di peli ispidi, di colore verde brillante nella pagina superiore, più chiare e quasi argentee in quella inferiore, dove sono evidenti le nervature; i fiori, di colore variabile dal bianco sporco, al rosato, al bianco-verdastro, fino al vermiglio o violetto, sono riuniti in infiorescenze pendule per via dei lunghi peduncoli arcuati; le radici sono costituite da grossi rizomi striscianti orizzontali, che producono radici secondarie profonde che traggono nutrimento negli strati profondi del terreno.
La Consolida è una pianta originaria dell'Europa, ma è ormai naturalizzata in America e in Asia, mentre in Australia è estesamente coltivata; in Italia vive allo stato selvatico nelle regioni del nord e del centro, dalle zone di pianura alle collinari, e parzialmente anche quelle montane e nell'arco alpino fino a 1300 metri di altitudine; vegeta al margine dei boschi, nei terreni paludosi, nelle torbiere, nei fossati e nei canali dove scorre acqua, e nei prati umidi.
Proprietà e Indicazioni
La parte di pianta dotata di proprietà officinali è la radice, che contiene allantoina, alcaloidi pirrolizidinici, tannini, acido clorogenico e acido caffeico, asparagina,
colina, mucillagine, amido, triterpeni, acido litospermico.
La presenza in tutte le parti della pianta di alcaloidi pirrolizidinici, pericolosi perché tossici e probabilmente mutageni, ne sconsigliano decisamente l'uso interno, che in effetti è ormai obsoleto, anche se in passato era utilizzato per le proprietà
cicatrizzanti e antinfiammatorie nelle
ulcere gastrointestinali, nelle emorragie interne, come
bechico contro la tosse e nelle affezioni bronchiali, per spasmi gastrointestinali e diarrea.
Per uso esterno, consentito in quanto l'assorbimento percutaneo degli alcaloidi è trascurabile (raccomandato solo su cute integra e non in modo continuativo per lunghi periodi, ma saltuariamente), la radice di Consolida ha proprietà antinfiammatorie,
cicatrizzanti,
astringenti, mediante l'applicazione del decotto o
cataplasma delle radici , o in creme e pomate, utile come cicatrizzante,
emolliente, lenitivo, addolcente, calmante e antipruriginoso, su screpolature,
piaghe e ferite superficiali,
ustioni, prurito, punture d'insetti,
dermatiti atopiche,
psoriasi, secchezza della pelle,
acne;
vulnerario e risolvente per contusioni, distorsioni, tendiniti, traumi osteoarticolari.
Per gargarismi e sciacqui col decotto delle radici lenisce le infiammazioni della cavità orale e della gola, e come cataplasma delle stesse radici decotte e sminuzzate, è consigliata per la tosse secca, e su distorsioni, tumefazioni, e gonfiori conseguenti a un trauma.
Precauzioni d'uso
Si ribadisce che la Consolida non deve essere utilizzata per via orale per la presenza di alcaloidi tossici.