La
droga è costituita dal rizoma di Rheum officinale Baillon, del R. palmatum L. o del R. undulatum L. (fam. Poligonaceae), pianta erbacea perenne con robusto rizoma sotterraneo. Il rabarbaro cresce nella Cina nord-occidentale; è coltivato anche in Europa, ma è migliore quello proveniente dai luoghi di origine.
Il rizoma si raccoglie in autunno, decorticandolo.
Proprietà e Indicazioni
Il Rabarbaro è
lassativo-purgativo,
amaro-eupeptico.
È indicato in caso di
stipsi; è un regolatore delle funzioni intestinali: lassativo o purgativo, a seconda delle dosi.
Precauzioni d'uso
Per la presenza di tannini, il decotto lassativo di Rabarbaro è controindicato nella stipsi cronica, che sarebbe aggravata con l'uso prolungato, per l'azione
astringente che seguirebbe all'iniziale azione lassativa.
È consigliabile miscelarla con altre piante, ad effetto lassativo ma con meccanismo diverso, per ridurre al minimo il dosaggio. È bene non abusarne e non farne un uso continuo perché, col tempo, può indurre assuefazione.
L'azione irritante tipica delle droghe
antrachinoniche ne sconsiglia l'uso in presenza di
emorroidi, processi infiammatori a carico degli organi del piccolo bacino come l'appendicite,
diverticoli intestinali, fistole perianali, durante le mestruazioni, specie se si presentano dolorose, in pazienti portatori del morbo di Crohn o di rettocolite
ulcerosa, in età pediatrica, durante la gravidanza e l'allattamento (passa nel latte materno). In tutti questi casi esistono altri rimedi efficaci, ma più delicati sull'intestino e sull'intero organismo.
Un uso troppo prolungato di lassativi antrachinonici provoca perdita di potassio, fatto che deve essere tenuto presente quando si assumono
diuretici o farmaci che regolano il ritmo cardiaco.
L'uso di alti dosaggi di antrachinoni provoca una diminuzione del tempo di transito intestinale: questo può ridurre l'assorbimento di farmaci, eventualmente assunti per via orale (anche la pillola anticoncezionale). Il dosaggio quindi deve essere il più basso possibile, tale da determinare una funzione pressoché fisiologica, senza causare crampi e dolori addominali. E' bene inoltre assumere i lassativi in momenti diversi rispetto ai farmaci, per non interferire sul loro assorbimento e quindi sulla loro efficacia.