Carciofo
La droga è costituita dalle foglie basali di Cynara scolymus L. (fam. Compositae), pianta erbacea annuale, nota a tutti, con ampie foglie basali, fusti semplici o ramificati. I fiori sono riuniti in capolini molto grandi, circondati da squame: è questa la parte edibile usata in culinaria; per questo è ampiamente coltivato nella regione mediterranea.
Proprietà e Indicazioni Il carciofo esplica attività epatoprotettrice, colagoga e coleretica; è ipocolesterolemizzante, diuretico, ipoglicemizzante. Le principali indicazioni del Carciofo sono lieve insufficienza epatica, disordini epato-biliari, ipercolesterolemie, diabete. L'attività dei composti di carciofo è stata messa in evidenza già negli anni '60; successivi studi effettuati negli anni '90, hanno confermato le proprietà benefiche delle foglie basali di carciofo sul fegato, soprattutto per quanto riguarda la sintesi intraepatica del colesterolo (con riduzione dell'LDL e aumento dell'HDL) e, se il trattamento è protratto per almeno 3 mesi, si è osservato anche un forte abbassamento dei trigliceridi, specie se i valori iniziali erano molto elevati. Le foglie del carciofo, una volta essiccate, perdono abbastanza rapidamente le loro proprietà, quindi è consigliabile utilizzarlo sotto forma di preparati stabilizzati, titolati.
Precauzioni d'uso In presenza di calcoli biliari nella cistifellea, può esservi il rischio di scatenare una colica, se i calcoli sono posizionati in modo da ostruire i dotti escretori della bile. Il Carciofo è sconsigliato alle donne che allattano, perché sembra che freni la lattazione.
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