La Cascara sagrada, Rhamnus purshiana, è un arbusto di grandi dimensioni, o albero, a foglie caduche, appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae, originario dell'America del Nord, in particolare della California, ma presente anche in Cile, lungo la costa del Pacifico.
Oggi è coltivata, per le sue proprietà medicinali, anche in Europa e in Kenya; è coltivata anche in Italia. La pianta è utilizzata, oltre che per le sue proprietà officinali, anche nei giardini per siepi e bordure ornamentali.
Il nome Cascara sagrada significa corteccia sacra, poiché la pianta era ritenuta sacra dagli Indiani Americani; si ritiene anche che il nome sia stato attribuito a questa pianta dagli Spagnoli, i quali ritenevano che il suo legno fosse quello utilizzato per costruire l'Arca dell'Alleanza. È conosciuta anche col nome di Frangula purshiana.
Proprietà e Indicazioni
La
droga, cioè la parte di pianta contenente i principi attivi, è costituita dalla corteccia del tronco e dei rami, di colore rosso-bruno, che contiene sostanze
antrachinoniche dalle proprietà
lassative drastiche, pur essendo considerata la Cascara la più blanda fra i
lassativi antrachinonici.
La corteccia allo stato fresco è emetica, cioè causa il vomito, e per questo motivo essa deve essere sottoposta ad essiccazione per alcuni anni, prima del suo utilizzo come lassativo ad azione ritardata: assumendola la sera prima di coricarsi agirà al mattino, dopo circa 8 ore.
È particolarmente utilizzata in caso di
stipsi occasionale o cronica. La sua azione si esplica a livello dell'intestino crasso, del quale promuove la
peristalsi; ai normali dosaggi terapeutici solitamente non provoca
spasmi colici, ma, se il dosaggio è eccessivo e superiore alle necessità individuali, può causare crampi, dolori addominali, diarrea.
La Cascara a basso dosaggio agisce come
colagogo, digestivo
eupeptico,
depurativo e
drenante, quindi è indicata in caso di
dispepsia, cattiva digestione, insufficienza
epatobiliare: un tempo per questo uso si confezionavano
amari, elisir e
tonici digestivi, ma per queste affezioni oggi il suo uso è meno frequente.
Precauzioni d'uso
Benché non causi facilmente assuefazione se usata come lassativo a dosaggi appropriati, la Cascara non deve essere assunta per lunghi periodi a dosaggi elevati, poiché può irritare le mucose intestinali e causare perdita di potassio.
Non è consentito l'uso nell'infanzia, durante la gravidanza e l'allattamento.
Sconsigliata in presenza di
gastrite,
diverticolite, appendicite, occlusione intestinale, patologie infiammatorie intestinali (malattia di Crohn,
colite ulcerosa), e durante il ciclo mestruale.
Può interferire con l'assorbimento di alcuni medicinali, che devono essere quindi assunti a distanza di almeno 4-6 ore dalla Cascara.