Il nome botanico della pianta originaria dell'Australia e della Nuova Zelanda, chiamata Manuka dai nativi delle zone di origine, è Leptospermum scoparium, appartenente alla famiglia delle Myrtaceae, che si presenta solitamente come un arbusto fittamente ramificato alto dai 2 ai 5 metri, ma può crescere come albero alto fino a 15 metri.
Produce fusti eretti sottili e legnosi ramificati disordinatamente, caratteristica che le ha fatto attribuire, sembra dall'esploratore James Cook nel 1769, il nome scoparium, perché la chioma ricorderebbe le ramazze.
Il nome di genere, Leptospermum, deriva dal greco leptòs = gracile, sottile e sperma = seme, per i suoi semi piccoli e leggeri che sono dispersi dal vento, e fu formulato nel 1786 dal botanico naturalista tedesco Georg Forster, che accompagnò James Cook nel suo secondo viaggio nel Pacifico, quando pose le basi del nuovo genere Leptospermum di piante dicotiledoni.
Le foglie lanceolate, piccole ma molto numerose, color verde argenteo chiaro, coriacee, appuntite e pungenti, sono ricche di oli essenziali, tanto che si narra che l'esploratore James Cook apprezzasse una sorta di tè ottenuto dalla loro infusione, e per questo fatto il Leptospermum scoparium è chiamato anche Tea Tree (= Albero del Tè, analogamente alla
Melaleuca alternifolia, un'altra pianta officinale australiana, le cui foglie Cook utilizzava per ottenere un tè rinfrescante, secondo l'uso degli aborigeni australiani).
I fiori bianchi, rosa, o fucsia, sono molto numerosi e appariscenti; la fioritura dura a lungo rendendo la pianta molto ornamentale per i giardini.
La Manuka è considerata una pianta pioniera che riesce a colonizzare aree deforestate, nelle quali si insedia favorendo la successiva crescita di altre essenze vegetali. Si adatta a molti tipi di terreni, ma il suo habitat naturale e incontaminato, in particolare nelle zone dell'Australia dell'Est, dove il clima è più caldo, è fondamentale nel determinare la concentrazione dei principi attivi officinali che questa pianta produce, concentrazione che ne modula la maggiore o minore efficacia.
Proprietà e Indicazioni
La parte di pianta interessante a scopo officinale è il nettare dei fiori, che le api raccolgono per mezzo del loro apparato boccale lambente-succhiante e, mediante un complesso processo enzimatico, trasformano in miele, il famoso miele di Manuka, che manifesta particolari proprietà medicinali per la sua peculiare composizione; dalle foglie si ricava un prezioso olio essenziale.
Il miele di Manuka ha un sapore intenso, leggermente amaro, e denota proprietà tissotropiche (se agitato diventa più denso). E' utilizzato da secoli dalle popolazioni Maori come alimento particolarmente energetico, ma soprattutto come rimedio medicinale: oggi sappiamo che le sue proprietà salutari derivano dal fatto che contiene, oltre al perossido di idrogeno che è comune agli altri mieli, un principio attivo esclusivo chiamato Metilgliossale (Methylglyoxal, o MGO), responsabile delle sue proprietà antibiotiche e antibatteriche, che lo caratterizzano rispetto a tutti gli altri mieli. La sua concentrazione determina la maggiore o minore attività medicinale del miele, potendosi trovare mieli di Manuka con concentrazioni variabili da 100+ MGO (100 mg/kg), fino a concentrazioni di 900+ MGO (900 mg/kg), altissima percentuale del principio attivo Metilgliossale che garantisce la massima attività germicida, antibatterica, disinfettante,
immunomodulante, e un meccanismo di azione più rapido e a più ampio spettro. Ciascuna concentrazione avrà una indicazione specifica, anche in base alla gravità e/o complessità del problema da trattare.
Il miele di Manuka supporta il sistema immunitario e accresce il benessere dell'organismo, possiede un'alta capacità anti-infettiva, utile in caso di infezioni causate da numerosi batteri e virus, con azione simil-antibiotica,
antimicotica,
antisettica, antinfiammatoria. Ha una potente azione
antiossidante che sostiene il sistema immunitario, e conferisce all'organismo una maggiore vitalità.
Per uso interno è indicato per contrastare le affezioni dell'apparato respiratorio come influenza e raffreddore, di cui mitiga i sintomi dando sollievo alla gola infiammata. E' efficace inoltre per alleviare i problemi dell'apparato digerente, in caso di difficoltà digestive, reflusso gastro-esofageo,
ulcera anche in presenza di Helicobacter pilori, e colon irritabile.
Consigliato anche per uso esterno in presenza di
dermatiti,
eczemi,
psoriasi, candida, acne,
piaghe da decubito (sotto controllo medico), per le sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie e
cicatrizzanti, che consentono esiti cicatriziali fisiologici, privi di vistose cicatrici o cheloidi. Utile anche per le mucose della bocca, disturbi gengivali, stomatiti, lesioni della mucosa orale.
Le foglie contengono un olio essenziale, dalla composizione complessa formata da oltre 150 componenti, che ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche, antibiotiche, germicide,
battericide, virucide, antimicotiche, favorisce la funzionalità delle prime vie respiratorie e la fluidità delle secrezioni bronchiali, possiede un effetto balsamico.
Oltre all'uso del miele tal quale al naturale, si possono utilizzare integratori che lo contengono, e/o comprendenti nella loro formulazione anche l'olio essenziale estratto dalle foglie, come sciroppi contro tosse, malattie da raffreddamento, mal di gola, e immunomodulanti.
L'olio essenziale è presente inoltre in prodotti per uso esterno come dentifrici per l'igiene dentale e il benessere delle gengive, o composizioni specifiche per prevenire le
micosi, come la candidosi, le micosi della pelle e le micosi ungueali (onicomicosi) delle mani e dei piedi.