Il Cipresso, Cupressus sempervirens, è un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Cupressaceae. E' una pianta molto longeva, fino a 2000 anni, alta 25-30 metri, ma gli esemplari molto vecchi possono arrivare anche a 40-50 metri.
L'etimologia del nome di genere Cupressus non è certa: una delle varie ipotesi lo fa derivare dal greco "kypàrissos", in riferimento a Kupros, antico nome di Cipro dove il Cipresso è diffuso; altre da Koper = resina in semitico. Il nome di specie sempervirens è un chiaro riferimento alla sua natura sempreverde.
La sua origine è collocata nelle regioni dell'Asia Minore e del Mediterraneo orientale, e sembra sia stato importato nel Mediterraneo occidentale dai Fenici e poi diffuso dagli Etruschi soprattutto in Toscana, dove è diventato un elemento inconfondibile del paesaggio.
Coltivato fin dall'antichità anche da Greci e Romani, attualmente la sua diffusione abbraccia tutto il bacino del Mediterraneo. In Italia è molto diffuso nella varietà dalla chioma fortemente piramidale con portamento colonnare "a fiamma" (Cupressus sempervirens var. pyramidalis o "stricta", o Cipresso nero, o Cipresso italico), con le fronde addossate al tronco e ramoso fin dalla base; oppure nella varietà a chioma ovale più ampia a rami allargati disposti in palchi regolari (Cupressus sempervirens var. horizontalis). Entrambe le varietà sono utilizzate come fasce frangivento anche per la loro resistenza alle forti raffiche, conferita dall'apparato radicale profondamente fittonante, o per impianti di forestazione, alberature stradali, limiti poderali, come ornamento paesaggistico, spesso utilizzato come pianta funeraria per ornare i cimiteri. Particolarmente diffuso nelle regioni dell'Italia centrale e le regioni costiere della Liguria; al nord si possono trovare cipressete nelle zone dal clima favorevole dei laghi, fino a 700 metri di altitudine.
Il tronco presenta una corteccia grigio-cinerea fissurata longitudinalmente, con legno molto duro dalle fibre pregevoli adatto per lavori di tornio ed ebanisteria, per mobili da arredamento, in particolare armadi e cassapanche perché il legno, per il suo caratteristico profumo resinoso e aromatico, è protetto dall'attacco di parassiti, funghi, e tiene lontane le tarme; inoltre la sua resistenza all'umidità ne fa un buon legno anche per costruzioni navali. Le foglie, di colore verde-grigiastro scuro, molto piccole e coriacee, sono ridotte a minuscole squamette addossate ai rametti che ne sono ricoperti. Pianta dioica, porta cioè fiori sia maschili che femminili sulla stessa pianta, forma numerose piccole infiorescenze maschili (stròbili) gialle ricche di
polline poste alla fine dei rametti, mentre quelle femminili sono riunite in piccole pigne ovali, dette galbuli o coccole, inizialmente verdi e carnose, che con la maturazione mostrano squame legnose che si aprono liberando piccoli semi alati, o acheni.
Proprietà e Indicazioni
L'uso del Cipresso come pianta medicinale risale a tempi remoti: già Ippocrate lo consigliava per le
emorroidi e le
metrorragie, indicazioni effettivamente confermate e attuali. La droga, cioè la parte di pianta contenente i principi attivi, è costituita da foglie, rametti e galbuli acerbi, che contengono olio essenziale, monoterpeni, acidi diterpenici,
polifenoli, tannini,
flavonoidi, che esplicano un'azione
astringente, vasocostrittrice, vasoprotettrice, flebotonica, decongestionante e antinfiammatoria, tonificante dei capillari, utile nelle affezioni del sistema venoso come
varici,
emorroidi interne ed esterne, flebiti, fragilità capillare, turbe
vascolari della menopausa.
Nel trattamento della sintomatologia emorroidaria contribuisce alla riduzione della congestione del plesso emorroidario, del tenesmo (spasmo dello sfintere anale), della componente dolorosa e del sanguinamento.
L'azione vasocostrittrice è indicata anche nelle metrorragie (forte sanguinamento uterino anomalo) conseguenti a presenza di fibromi uterini.
Il Cipresso svolge inoltre un'azione tonica vescicale valida nelle enuresi.
Per l'apparato respiratorio esplica un effetto balsamico,
espettorante, sedativo della tosse, antinfiammatorio e disinfettante delle vie respiratorie. Il Cipresso può essere utilizzato sotto forma di decotto, estratto fluido, tintura madre, e olio essenziale. E' consigliato in caso di bronchiti, influenza, per calmare tossi
spasmodiche e incoercibili, pertosse.
L'olio essenziale per uso interno è da usare con cautela e a dosi appropriate; si usa inoltre per
suffumigi e aerosol, per la sua azione
antispasmodica e
antisettica, e per applicazioni topiche sul torace come balsamico, opportunamente diluito al 10% in olio di
Mandorle dolci. L'olio essenziale può essere utilizzato anche nei diffusori di essenze per ambienti, come balsamico e
antisettico.