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Pino marittimo

Pino marittimo
Il Pino marittimo, Pinus pinaster Aiton (sinonimo Pinus maritima), è un albero sempreverde molto resinoso appartenente alla classe delle Coniferae e alla famiglia delle Pinaceae, chiamato anche Pinastro o Pino costiero, che può raggiungere i 30-40 metri di altezza, ma più di frequente si mantiene intorno ai 20 metri, con un diametro del tronco che negli individui adulti può raggiungere il metro.
Soprattutto da giovane, ha una crescita molto veloce; mediamente longevo, può vivere 100-200 anni.
Il Pinus pinaster ha un portamento piramidale con chioma a ombrello irregolare e scomposta, con i rami inferiori spogli, tronco talora inclinato o incurvato alla base, con una corteccia bruno-rossastra spessa e profondamente fissurata a placche irregolari, che appare rossiccia nelle fenditure. L'apparato radicale è superficiale e causa il sollevamento del terreno e dei manufatti circostanti. Le foglie sono aghiformi, pungenti e rigide, robuste, colore verde scuro talvolta tendente al glauco, lunghe da 18 a 21 centimetri, possiedono canali resiniferi che rilasciano sostanze resinose che cadendo nel terreno circostante inibiscono la crescita di altre piante, o di altri Pini marittimi, e come in tutte le Pinaceae la loro morfologia è un elemento caratterizzante per la classificazione.
E' una specie monoica (fiori maschili e femminili sullo stesso individuo) che da aprile a giugno produce infiorescenze maschili ovoidali (amenti) colore giallo-rosa che producono abbondante polline scarsamente allergenico, che viene disperso dal vento (impollinazione anemofila); le infiorescenze femminili formano coni color porpora-violaceo evidenti che produrranno i frutti, pigne coniche affusolate asimmetriche (stròbili) non resinose lunghe 15-20 centimetri, verdi e poi nocciola-marroncine a maturazione nel secondo anno, riunite a gruppi di due o quattro, che restano sui rami per alcuni anni. Le pigne contengono piccoli semi ovali (pinoli), schiacciati e alati, cioè dotati di una lunga ala membranosa che ne favorisce la disseminazione ad opera del vento.
Il Pino marittimo è tipico delle fasce costiere e collinari del paesaggio marino mediterraneo, particolarmente nelle zone occidentali della Penisola Iberica, nelle coste nord-atlantiche della Francia, in Corsica, in Italia nelle coste liguri e tosco-emiliane e nella Sardegna settentrionale.
E' una pianta colonizzatrice che si adatta a substrati poveri e degradati, resiste alla salsedine, è adatta per silvicoltura e rimboschimento delle zone collinari e particolarmente vocata a contenere le dune costiere; si è acclimatata in un areale più ampio di quello originario. L'apparato radicale entra in simbiosi con il Bianchetto (Tuber borchii) o Marzuolo, un tartufo edule ma poco pregiato per il suo odore di Aglio.


Proprietà e Indicazioni



Le proprietà officinali del Pino marittimo sono insite nella corteccia, nelle foglie e nelle gemme da cui si estrae un olio essenziale.
Dalla corteccia del Pino marittimo si estrae il Picnogenolo, composto da una miscela di sostanze antiossidanti, delle quali le più significative sono le Proantocianidine Oligomeriche (OPC) (80-85% circa), la catechina, la taxifolina e gli acidi fenolici. Le proprietà del Picnogenolo sono soprattutto quelle antiossidanti, da ascrivere in particolare al suo contenuto in Proantocianidine Oligomeriche, utili per contrastare i radicali liberi e i danni che essi causano nell'organismo quando sono presenti in eccesso, aggredendo le cellule e favorendone l'invecchiamento e la degenerazione. Le Proantocianidine Oligomeriche sono indicate per proteggere la pelle quando ci si espone al sole, come difesa supplementare in aggiunta alle creme protettive solari, per scongiurare fotosensibilità, eritemi, invecchiamento precoce della pelle (foto-invecchiamento) che l'eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti solari può provocare. Anche in ambito sportivo il Picnogenolo aiuta a contrastare lo stress ossidativo indotto dall'attività fisica, sia amatoriale, e ancor più da quella molto intensa come quella agonistica.
Dalla resina, dagli aghi e dalle gemme del Pino marittimo si estrae un olio essenziale dalle proprietà balsamiche, espettoranti utili per il benessere delle vie respiratorie, del naso e della gola.
Con le gemme si possono preparare infusi, sciroppi, compresse, indicati contro le affezioni dell'apparato respiratorio come bronchiti, catarro, tosse.
A livello dell'apparato circolatorio, il Pino marittimo svolge un'azione protettiva cardiovascolare, in virtù delle proprietà antiaggreganti piastriniche e capillarotrope che aiutano a proteggere il collagene delle pareti capillari dall'azione deleteria degli enzimi distruttivi del tessuto connettivo, inibendo ialuronidasi, collagenasi, elastasi, per cui si rivela utile nel trattamento delle malattie cardiovascolari, e, aumentando il tono venoso, per alleviare i disturbi della circolazione periferica, come fragilità capillare, permeabilità vascolare, gambe pesanti, edemi localizzati.
Poiché gli estratti del Pino marittimo prevengono la degenerazione del collagene e stimolano la produzione di acido ialuronico, essi sono indicati anche per i benefici che apportano alle cartilagini articolari, e inoltre a livello epidermico agiscono come tonificanti e rivitalizzanti del colorito, per schiarire le macchie scure, favorire la cicatrizzazione delle lesioni.
Il Pino marittimo produce grandi quantità di resina, che dà origine per distillazione alla trementina, una oleoresina utilizzata come solvente in pittura, nel restauro, o nei farmaci, e la colofonia (o pece greca), usata dai violinisti per gli archi dei loro strumenti; inoltre dall'albero si ottiene anche il bitume, utilizzato come preservante e impermeabilizzante del legno.
La corteccia del Pino marittimo si usa anche nel giardinaggio come pacciamatura; il legno è tenero, molto resinoso, non particolarmente pregiato, facilmente attaccabile da funghi e insetti, ed è utilizzato per piccole costruzioni navali, impalcature da miniera, imballaggi, e per produrre cellulosa.
Pino marittimo


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